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Lucera in poesia per chi è lontano
Noi lucerini, anche quando la sorte ci ha portato a disperderci un po’ qua un po’ là nella penisola, se non anche nel mondo, non siamo affatto diversi da tutti coloro che allo stesso modo si son visti costretti a lasciare la propria terra per cercar fortuna altrove. Soffriamo infatti dello stesso identico male, un male sottile e persistente, un male da cui non si guarisce mai: la nostalgia. E per noi la nostalgia si chiama Lucera. Ci mancano infatti le sue bellezze, la sua gente, le sue tradizioni, i suoi sapori, e perfino l’odore dell’aria di una volta di questa magnifica terra in cui siamo nati. Quell’ideale cordone ombelicale…
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Costume: il ciclo mestruale a Lucera
A Lucera, come in tutta Italia, era un argomento di cui non si poteva parlare esplicitamente, essendo una sorta di tabù, per cui per definirlo venivano usati una serie di pseudonimi, delle similitudini, che oggi forse possono apparire inusuali. Il primo ciclo era veramente un evento, che, però, era celebrato con una metafora: povera ragazzina, è scivolata dalle scale (povera uagljóna, è cadúte p’i scale), un modo di dire, accompagnato da una espressione falsamente dolente, che non indicava una caduta reale, ma figurata. Stava a significare che ad una ragazzina, nel periodo di transizione dall’infanzia , era comparsa la prima mestruazione, evento che faceva accorrere tutte le donne della famiglia…
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4 aprile del 1944 – la scoperta del campo di Auschwitz
Fra i 3.479 fascicoli della serie “Air 27 – Operations Record Books, Squadrons” dell’Archivio Nazionale di Londra c’è la documentazione di una missione aerea del 4 aprile 1944, classificata con la sigla 60PR/694. Una missione destinata ad acquisire fotografie aeree di un obiettivo da bombardare e distruggere nella Polonia occupata dal Terzo Reich. Sembra una come tante altre, una delle migliaia della Seconda Guerra Mondiale: nel fascicolo della missione – la numero 694 del 60° Photo Reconnaissance Squadron della South African Air Force (SAAF) – non c’è niente di particolare, a prima vista. Si trovano il piano di volo, la relazione di servizio del pilota e del suo navigatore, i…
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Pasquale Soccio: una rete di relazioni per leggere e scrivere
La figura di Pasquale Soccio (San Marco in Lamis 1907-2001), maestro, docente di storia e filosofia, preside del Liceo classico Bonghi di Lucera per 25 anni, è consegnata da una parte alla sua incisiva e vasta azione educativa, culturale e civile, e dall’altra alle sue numerose pubblicazioni, tra le quali: Gargano segreto (1965); Unità e brigantaggio in una città della Puglia (1969); Lucera minore (1979); G.B. Vico, Autobiografia. Poesie. Scienza Nuova (1983); Avventura educativa. I ragazzi di strada a San Marco in Lamis negli anni trenta (1998); Penso dunque invento (2000). Parlare del preside Soccio a chi lo ha conosciuto è difficile perché ognuno ne conserva, gelosamente, un ricordo particolare…
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Dalla Capitanata ad Auschwitz: Tracce di Vita, Tracce di Storia
In occasione del Giorno della Memoria, il Circolo Unione di Lucera, l’Associazione di Promozione Sociale Gens Capitanatae APS, il Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia e il portale Lucera: memoria e cultura organizzano un evento di riflessione e approfondimento dal titolo “Dalla Capitanata ad Auschwitz: Tracce di Vita, Tracce di Storia”, in programma per lunedì 27 gennaio 2025, alle ore 19:00, presso il Circolo Unione, in Piazza Duomo a Lucera. L’iniziativa intende valorizzare la memoria storica e il legame tra la Capitanata e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, attraverso due interventi di grande interesse: Ad aprire l’evento, i saluti di Silvio Di Pasqua, Presidente del Circolo Unione Lucera, e di…
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La festa da ballo è uscita moscia
Nei primi anni Sessanta, quelli del boom economico, l’Italia aveva voglia di divertirsi e i giovani lucerini non erano da meno. Anche se le possibilità non erano tante, comunque, si andava a cinema e a ballare, organizzando feste in casa e, in estate, sópe i logge (sulle terrazze). Per ballare bastava un giradischi e alcuni dischi, i famosi 45 giri, che diffondevano musica moderna: shake, twist, surf e lo slow, un ballo lento e romantico. Spesso queste feste asscévene mmossce (non riuscivano) per l’assenza delle ragazze. Ciò succedeva quando erano organizzate a casa di ragazzi; riuscivano meglio quando erano organizzate in casa di ragazze. All’inizio della festa si partiva con…
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Pasquale Soccio e un giornalino studentesco del 1973
Potrebbe sembrare inutile parlare oggi di giornali studenteschi e di articoli apparsi su di essi quasi cinquant’anni or sono; invece spesso essi si rivelano una preziosa fonte di dati, informazioni, notizie necessarie a ricostruire episodi e aspetti, sia culturali che di costume, di un passato più o meno recente e utili per spiegare e comprendere fenomeni a noi più vicini. Talvolta, addirittura, ci permettono di riscoprire aspetti della cultura e del pensiero di personaggi sui quali si credeva che fosse stato scritto tutto. È, quest’ultimo, il caso di un “giornalino“ (absit iniuria verbis, vista la profondità di analisi presente in diversi articoli di giovani giornalisti apparsi su diversi giornali studenteschi…
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Un reperto di Lucera in Francia?
Grazie alla segnalazione di Massimiliano Monaco, abbiamo scoperto un articolo pubblicato sul blog ACuTe – Antiquity in a Cup of Tea che ci porta in un viaggio affascinante da Lucera fino al Musée National de Céramique di Sèvres, in Francia. La storia inizia nel XVIII secolo, quando l’artista e viaggiatore francese Dominique Vivant Denon visitò Lucera e documentò il ritrovamento di antichi vasi in una tomba locale. Denon, famoso per il suo occhio artistico e la sua curiosità, descrisse in particolare un vaso raffigurante una scena mitologica con Giove e Mercurio. Questo vaso, insieme ad altri frammenti ritrovati, sembrava già allora una finestra sulle vite e credenze degli antichi abitanti…
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A zannutèlle. Poesia di mio padre Raffaele Montanaro
L’amore è quel sentimento che dà forma alla nostra vita. Quello raccontato da Raffaele Montanaro (1910-1990) nella sua poesia è un amore tanto intenso quanto fugace, dove dall’altra parte c’è una persona che non ricambia gli stessi sentimenti, provocando quella sensazione di vuoto e sofferenza che solo l’esperienza del rifiuto può generare. Anche se, col tempo, diverrà solo un rimpianto bruciante, lascierà un ricordo che non svanirà mai. ‘A ZANNUTÈLLE D’ì sartíne de Nucére(1) ère ‘a cchjù bbèlle,e pe soprannόme à chiamavene ‘a zannutèlle. A quattròrdece anne ère fèmmena fátte,e u cόre míje facéve cúm’e nu mátte. ‘A sère quánne asscéve d’a sarturíje,u cόre míje se mettéve in allegríje. Cercáve…
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Filastrocche lucerine per bambini
Sono una parte importante della cultura popolare, tramandate oralmente di generazione in generazione. Sono costituite da motivetti in rima, composte da un numero variabile di versi, usati per descrivere diverse situazioni di vita quotidiana, raccontando storie divertenti o insegnamenti morali. Ogni mamma e ogni nonna lucerina ne conosceva diverse che poteva richiamare in qualsiasi occasione per quietare, almeno per un po’, o per far addormentare i bambini; servivano anche a sviluppare la la loro fantasia e ad imparare, divertendosi insieme. Alcune, tra quelle molto in voga, venivano recitate, tenendo i bambini sulle ginocchia, facendoli saltallare al ritmo delle filastrocche stesse e la galoppata finiva aprendo le gambe, facendo finta di…