Memoria
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Le chicche di Franco (4): una curiosità sulla Bibbia Malermi (1471)
Una delle tante curiosità in merito ai tesori della nostra Biblioteca Comunale custodita presso il convento del SS. Salvatore, riguarda la cosiddetta Bibbia di Malermi (o Malerbi), datata al 1471 e in una copia del 1477 a Lucera. Intorno agli anni ’60, questa preziosa opera a stampa fu data in prestito ad un concittadino e, dopo la consultazione, fu restituita alla Biblioteca. L’allora direttore dell’istituzione, Giambattista Gifuni (1891-1977), sempre ligio al dovere e integerrimo nel suo lavoro, decise di controllare pagina per pagina la preziosissima opera per assicurarsi che non avesse subito danni anche minimi. Con sua grande sorpresa scoprì che una miniatura della Bibbia era stata rimossa, in particolare…
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Le chicche di Franco (3): le chiese di San Giacomo
Dagli appunti presi su documenti dell’Archivio della Parrocchia di San Giacomo si apprendono interessanti notizie circa la vecchia chiesa che nel 1775 pare venisse sostituita da una nuova costruzione la quale, a sua volta, dopo alterne vicende venne definitivamente abbattuta mentre al suo posto venne eretta l’attuale fabbrica che affaccia sull’omonima piazza. La parola ai documenti: L’arciprete Domenico Ciaburri nel 1774, prendendo possesso della parrocchia, trovò la chiesa così malconcia che gli sembrò più un’osteria che una chiesa. Fu giudicata dai periti chiamati a visionarla prossima al crollo per via delle innumerevoli lesioni, per cui il Ciaburri pensò di abbatterla per costruirne un’altra. I lavori iniziarono il 4 gennaio 1775…
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Le chicche di Franco (2): la famiglia di San Francesco
La famiglia di San Francesco Antonio Fasani era davvero così povera? Secondo le carte del catasto onciario del 1685 custodito all’Archivio di Stato (sezione di Lucera) sembrerebbe proprio di no. La mamma del Padre Maestro, Isabella della Monaca, vedova di Giuseppe Fasano, alla fine del Seicento possedeva una casa, 18 “pezze” di vigneto, due asine e una salma di terraggio (oltre tre ettari di terra). Heredi del quondam Giuseppe Fasano Bartolomeo d’an. 13 Antonia d’an. 10 Giovanni d’ an. 3 Fratelli sotto P. M. ro Francescano Conventuale prov. le nel 1723 Isabella della Monaca Vidua e m.re d’an 40 Dice possedere casa propria iuxta li beni dotali di Vitantonio Cardito,…
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Le chicche di Franco (1): i confini della parrocchia di S. Matteo e della Cattedrale nel 1805
Oggi inauguriamo una nuova rubrica, “Le chicche di Franco“. Grazie alla sua decennale esperienza di “scavatore” d’archivio, il nostro concittadino Francesco Romice, conosciuto da tutti in città come Franco, ci mostrerà alcune “chicche” d’archivio, corredate da una piccola spiegazione. Un modo leggero ma coinvolgente per conoscere alcuni dettagli nascosti della Storia della nostra città. La prima chicca riguarda i confini tra la parrocchia di S. Matteo Apostolo e la Cattedrale. La carta, proveniente dall’archivio della Chiesa del Carmine (in cui all’inizio del Novecento confluì la parrocchia con il nome di S. Matteo al Carmine), mostra come i confini erano stabiliti nel 1805 a seguito di alcune vertenze tra il Capitolo…
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I restauri ottocenteschi della Cattedrale – Intervista a Massimiliano Monaco
Le informazioni relative ai famosi restauri dell’Ottocento che hanno dato l’attuale aspetto alla Cattedrale di Lucera sono spesso frammentarie e poco note. Un primo tentativo di analizzare ciò che accadde tra il 1878 e il 1892 è già stato intrapreso dalla dott. ssa Carannante dell’Università La Sapienza di Roma, mentre recentemente un interessante articolo di sintesi è stato presentato dal dott. Massimiliano Monaco, che ci ha gentilmente permesso di fargli qualche domanda in merito. Massimiliano Monaco, lucerino e fecondo ricercatore in materia di storia patria, ha scritto, articoli, saggi, guide e monografie per diverse collane ed è membro di importanti organizzazioni e associazioni, tra queste basti citare la Società di…
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Com’era Lucera nel 1943? La foto con i dettagli
Nel 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, un aereo americano della USAAF (United States Army Air Forces) sorvolava i cieli della Capitanata scattando foto ai luoghi e alle città. Il 30 Settembre venne fotografata anche la città di Lucera e la foto che vi proponiamo fu utilizzata dall’archeologo John Bradford per le sue analisi dei paesaggi e dei luoghi sepolti della Puglia. L’archivio di Bradford, fortunatamente per noi, è stato parzialmente pubblicato e la foto che ritrae la nostra città è disponibile liberamente tramite il sito web Archive.org. L’immagine è veramente strabiliante perché permette di farci un’idea dell’urbanistica cittadina in quel periodo. I palazzi, le vie, il centro che nei…
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Lucera, la ferrovia e l’Unità d’Italia
1845, Lucera e tutta la Capitanata appartengono al Regno delle Due Sicilie, che nel 1839 aveva inaugurato la prima ferrovia d’Italia: la Napoli-Portici. Un giovane ingegnere pugliese di 36 anni, Emmanuele Melisburgo, si presenta dal Re Ferdinando II di Borbone per chiedergli la concessione di una ferrovia. Il suo obiettivo è convincere il sovrano borbonico che per collegare il Tirreno con l’Adriatico il porto di Manfredonia sia da preferire a quello di Brindisi. Sia perché molto più vicino alla capitale partenopea, sia perché è più facilmente difendibile grazie all’insenatura del Golfo. Il Re concede la ferrovia, con un percorso via Avellino, Ariano Irpino, Bovino, Lucera e Foggia, e poi chiede…
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Gli arcieri saraceni di Lucera: intervista al prof. Amatuccio
La colonia saracena di Lucera, installata a partire dai primi anni 20 del XIII secolo e depopolata nell’agosto del 1300, vide tra le sue figure più famose gli arcieri. Abili combattenti nonché provetti artigiani diventarono celeberrimi grazie a Federico II Hohenstaufen, poi con suo figlio Manfredi e infine con i due angioini Carlo I e Carlo II d’Angiò. Ne abbiamo discusso con il prof. Giovanni Amatuccio, Dottore di Ricerca e professore Associato di Storia Medievale. Salve Professore, chi scrive è un suo estimatore da anni, decenni ormai. I suoi lavori come Mirabiliter Pugnaverunt, Peri Toxeias e la sua penultima fatica La Guerra dei vent’anni (1282-1302) sono a mio avviso pietre…
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Il mistero della casetta merlata
Per coloro che vogliono conoscere anche la Lucera minore vi propongo questa mia breve ricerca. Girando per i vicoli di Lucera, c’è un vicolo che ha sempre attirato la mia curiosità: a metà della via Francesco del Buono, angolo palazzo Bruno, sulla sinistra si scorge una costruzione in mattoni rossi con dei caratteristici merli come cornicione, quasi fossero le mura di un castello medioevale. Sotto tale piccola costruzione, sita in vico Valletta, vi è una targa turistica con scritto : CASETTA MERLATA SEC. XVI (foto 1). Non si specifica né l’anno di costruzione, né di chi fosse lo stemma sulla facciata; insomma, una casetta anonima. Intanto, se studiamo meglio lo…
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La visita a Lucera di Fra Agostino Mattielli nel 1683
Il frate francescano Agostino Mattielli da Stroncone, in qualità di commissario visitatore per l’Ordine, si trovava in Puglia durante la primavera e l’estate del 1683. Giunse a Lucera il 12 Giugno, dopo un invito ricevuto personalmente il 9 giugno dal padre provinciale della Riforma, Arcangelo di Lucera, il quale lo invitava alla visita dei resti del Beato Giovanni Vici da Stroncone. Alle 6 del mattino, di buona lena, ci dice che con un compagno si avviò da Foggia. A 6 miglia da Lucera vide un ponte che egli stesso definì “delle puttane” sotto cui non passava acqua. Descrivendo le zone fuori dalla città afferma che “è piano senz’alberi, senza case…