Storia & Archeologia
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La riforma fondiaria di Lucera
Lo sfruttamento della manovalanza agricola è un fenomeno molto antico: una volta erano i braccianti e contadini senza terra lucerini, che venivano reclutati giornalmente ” Abbassce ‘a Porte Troje” dai curatoli, cioè i sovrintendenti, per conto del padrone, delle aziende agricole. Nel dopoguerra questa forma di reclutamento continuò ancora, ma fu contrastata dalle grandi lotte per il lavoro e la terra dei braccianti e contadini poveri, che costrinse il governo a varare quella che fu definita la Riforma stralcio (‘A Reforme Fundeareje). Una riforma poco incisiva che solo in parte risolse i problemi della disoccupazione e dell’incremento delle produzioni agricole, di cui aveva bisogno l’Italia. Comunque, si procedette all’espropriazione di…
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L’arena e le dimensioni dell’anfiteatro di Lucera
Una cosa interessante del nostro anfiteatro, costruito in epoca augustea nel I secolo dopo Cristo, è la differenza di proporzione tra l’arena e l’intera pianta.La struttura fu riportata alla luce dal 1932 al 1948 e la sua ricostruzione, viste anche le tecniche dell’epoca, ha sempre destato un po’ di dubbi. Ad esempio la pianta dell’arena è un’ellittica che, matematicamente, potremmo definire iperellisse, molto diversa da quelle di tutti gli anfiteatri romani.Allo stesso modo, la dimensione complessiva del monumento, ufficialmente stimata in 126,8 x 94,5 metri, sembra essere poco significativa se andassimo a guardare la dimensione complessiva di altri anfiteatri, italiani e non e più o meno coevi, rispetto alle misure…
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Presentazione “Il colera a Lucera” di Francesco Antonio Romice
“Il colera a Lucera, Capitanata e Regno di Napoli” è il titolo del libro di Francesco Antonio Romice, edito da Delta 3, che verrà presentato domenica 19 marzo alle ore 18:30 presso il Circolo Unione di Lucera(FG). Il libro di Romice è il frutto di una puntigliosa e accurata ricerca sul morbo che infestò tutto il Mezzogiorno d’Italia e che portò via tantissime vite nella prima metà dell’Ottocento. L’autore con una spiccata predilezione alla Capitanata e a Lucera, ripercorre attraverso l’analisi delle carte di archivio le vicende dell’ondata del 1837. L’autore riporta inoltre una preziosa serie di dati chiarificatori sulla portata di questo male che afflisse e segnò indelebilmente le…
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Gli scavi alla fortezza del 1964. Il report
Riportiamo le poche ma preziose righe del report di scavo effettuato nell’estate del 1964 dall’equipe dell’archeologo Geraint Dyfed Barri Jones (1936-1999). Lo studioso britannico seguì le tracce dei maggiori siti archeologici della Puglia grazie alle fotografie aeree della RAF (Royal Air Force) scattate durante il secondo conflitto mondiale. Da quegli scatti emersero numerosissimi insediamenti abbandonati tanto da far esprimere colui che portò avanti il progetto negli anni Cinquanta in questi termini: The first (1949) season of archaeological reconnaissance on the Foggia Plain in South Italy has confirmed, in the most striking manner, the existence of one of the densest concentrations of ancient sites to be identified in Europe in an…
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Federico II soggiornò mai a Lucera?
Nel 1221, l’Imperatore Federico II di Svevia, fresco di incoronazione a Roma, passò per la prima volta in Capitanata. In quei giorni, probabilmente, decise di fare dell’attuale Provincia di Foggia il fulcro della sua azione amministrativa, produttiva e di svago.Già nel 1223 iniziò la costruzione del palazzo di Foggia e, a partire da quell’anno, stanziò a Lucera i ribelli musulmani di Sicilia, fondando la sua famosa colonia saracena. Ma Federico fu mai a Lucera? Beh, la risposta è sì, ed è accertato ben 6 volte. E come facciamo a saperlo con certezza? È presto detto. Le corti regali del medioevo erano “itineranti”, ovvero si spostavano in lungo e in largo…
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Lucera e una particolare “ricevuta” in italiano dell’epoca di Dante
Come tutti sappiamo, dal 15 al 24 agosto del 1300 il notaio di Barletta Giovanni Pipino, incaricato dal Re Carlo II d’Angiò, si occupò di condurre lo sterminio della colonia saracena di Lucera. I superstiti della strage vennero venduti come schiavi in tutto il Regno di Sicilia – a quell’epoca andava dall’Abruzzo alla Calabria, ad eccezione della Sicilia che era sotto il controllo aragonese – mentre Lucera cambiò il proprio nome in “Città di Santa Maria“. Uno dei documenti superstiti ancora oggi custodito presso l’Archivio della Basilica di San Nicola a Bari risulta essere veramente interessante. Innanzitutto è scritto su carta bambacina che a differenza del grosso dei documenti dell’epoca…
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Lucera e il museo di Federico II a Jesi
L’Imperatore Federico II di Svevia nacque il 26 Dicembre 1194 a Jesi, nelle Marche. La sua “Betlemme” nel 2017 ha inaugurato un “museo esperienziale” dedicato alla sua figura e al periodo in cui visse lo “Stupor Mundi”. Un museo “atipico” senza reperti ma con 16 sale in cui, grazie anche a magnifiche proiezioni virtuali e ricostruzioni di ogni tipo, si ripercorrono le tappe della vita federiciana. Sono inoltre trattati alcuni aspetti legati al pensiero dell’Imperatore tra cui l’architettura castellare, la scienza, la guerra. Pochi sanno che l’intera sala 6 ha come tema la colonia saracena e la città di Lucera. A corredo dei pannelli informativi sulla genesi della città musulmana…
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Porta Foggia prima della ricostruzione ottocentesca
Uno degli aspetti più interessanti della storia di Lucera riguarda l’evoluzione nel tempo della sua cinta muraria. Non tratteremo gli aspetti ancora poco noti sulle mura pre-romane, romane e altomedievali che necessitano ancora di analisi e ricerche. Sappiamo che a metà Trecento il Re Roberto d’Angiò (1309-1343) autorizzò la ricostruzione totale del circuito murario. L’estensione da quel momento divenne di circa 3 chilometri e si elevava tra i 5 e i 6 metri. Il 4 luglio 1853, dopo circa 500 anni, a partire dalla deliberazione del Decurionato – l’amministrazione comunale dell’epoca – si decise di abbattere ciò che ne rimaneva. Oggi non resta che un breve tratto con torrette circolari…
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La fontana di Piazza del Carmine
Nel 1927 a Lucera, in Piazza Ruggero Bonghi, nei giardinetti di fronte alla Chiesa del Carmine, venne inaugurata la Fontana dell’Acquedotto, un’artistica fontana all’interno di una vasca circolare. L’inaugurazione avvenne alla presenza di tantissima gente, come testimonia la cartolina di Fig. 1 edita da Del Giudice, Pesce, Testa e Graziani, di Lucera.Successivamente, la fontana venne eliminata per far posto ad una statua in bronzo di Padre Pio che venne installata il 12 ottobre 1980.In seguito, la statua di Padre Pio venne spostata in posizione più laterale, e la vasca circolare venne ricostruita, sebbene più modesta in dimensioni e ornamenti rispetto all’originale del 1927.Sin qui, nulla di nuovo, cose già note.…
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Le foto dello scavo di Ripatetta negli anni ’80
Dopo le bellissime e affascinanti immagini degli ambienti ipogei di S. Francesco a Lucera, Francesco Zaccaria ci regala la sua testimonianza e le foto da lui scattate negli anni ’80 presso lo scavo di Ripatetta. In quegli anni l’equipe del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa scavò l’insediamento a pochi km a sud di Lucera verso Troia con la collaborazione della Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia. L’università toscana effettuò a più riprese delle indagini archeologiche tra gli anni 1982 e 1992. Recentemente, inoltre, il sito è stato interessato da ulteriori scavi a seguito del progetto di ampliamento della cava di argilla di poco prospiciente. L’attività umana nel…