Antropologia & Arte,  Memoria

Mestieri lucerini di una volta: l’aggiusta ossa

Nei tempi passati, quando la società lucerina era prevalentemente rurale, esisteva una figura, figlia della medicina popolare tradizionale, che era l’antenato del moderno ortopedico e dello specialista in osteopatia: u cunzaússe (l’aggiusta ossa).

Un praticone, senza formazione specifica, ma dotato di capacità e conoscitore di pratiche tramandate in famiglia da generazioni, che interveniva per risolvere problemi di lussazioni, contusioni alle ossa e persino di fratture. Mentre il paziente era tenuto fermo, l’aggiusta ossa tirava il piede, il braccio, la spalla, ecc., che rimetteva al loro posto.

Poi provvedeva ad ingessare l’osso contuso o fuori posto o rotto con una sorta di primitiva ingessatura, “a stuppate” ottenuta con un impiastro preparato in un recipiente con il bianco dell’uovo, separato dal rosso, sbattuto con energia montandolo a neve, nel quale si inzuppavano fili di canapa, detta ”‘a stoppe”, (la canapa degli idraulici per intenderci), da cui appunto il termine “stuppate”. L’impiastro ottenuto lo si applicava con un pennello sulla parte interessata, facendola ben accostare tutta intorno all’articolazione. L’operazione (una spennellata di albume a neve e stoppa), veniva ripetuta , a strati, per 4 o 5 volte. In poco tempo l’impacco diventava rigido e si stringeva il tutto con una fascia, riuscendo ad alleviare il dolore e velocizzare la guarigione.

Per informazione, veniva usato l’albume perché è antiedemigeno, cioè era in grado di ridurre la ritenzione di eventuali liquidi formatesi sulla parte interessata. Questi trattamenti erano efficaci quando a praticarli era una persona esperta come GGIUVÍNE ‘A STAGNARE, MATTEJUCCE, CÀRMENE ‘A VANGELÌSTE. Quando intervenivano altri, poco pratici, si poteva verificava che il problema non solo non si risolveva ma si aggravava con il malcapitato che rimaneva storpio, “struppejate”.

Per questo motivo, anche se si tratta di un rimedio che ha dato i suoi risultati per secoli, è doveroso far presente che non è da imitare, sopra lo abbiamo riportato soltanto per conservare la memoria di un antico rimedio.

Lino Montanaro

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.