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Le quattro cappelle perdute
Originariamente i lati della Cattedrale di Lucera erano liberi come lo sono tuttora; di diverso pare ci fossero solo due porticati laterali. Successivamente, per necessità pastorali, durante i secoli furono edificate le cappelle di: Le quattro cappelle furono abbattute (tra il 1874 e il 1890) quando il Duomo fu dichiarato monumento nazionale,, per ordine della Sovrintendenza ai Monumenti. Il progetto di ristrutturazione fu voluto dagli ispettori Francesco Bongioannini e Giacomo Boni e sostenuto dall’allora ministro Ruggiero Bonghi.Insieme alle quattro cappelle esterne, fu abbattuto anche “L’ARCHE D’I RUFFANÈLLE“ (l’arco delle orfanelle), un collegamento tra la cappella della Ss.ma Annunziata e l’annesso Orfanotrofio, ove erano accolte le orfane di Lucera (successivamente diventato…
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Lucera sul Financial Times
Pochi giorni fa è stato pubblicato sul noto giornale britannico un articolo dal titolo “William Dalrymple on the trail of Puglia’s ancient kings and castles” ovvero “William Dalrymple sulle tracce degli antichi re e dei castelli della Puglia“. Il giornalista si è soffermato principalmente sui luoghi cari a Federico II e, in particolare, a Ostuni, Trani, Castel del Monte, Lucera e Troia. Riportiamo qui la traduzione alla parte dedicata a Lucera e il link all’articolo liberamente consultabile sul sito internet del quotidiano made in UK. “Nel 1222, Federico prese la decisione di trasferire tutti gli arabi rimasti dalla Sicilia alla città collinare di Lucera, a un giorno di marcia attraverso…
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Le campane della Cattedrale di Lucera
La Cattedrale di Lucera è una delle maggiori creazioni della dominazione angioina. Attaccata alla Cattedrale c’è la torre campanaria, che ha nove campane forgiate in epoche diverse. Alcune hanno nomi propri: Infine, ci sono due altre campane, fuse nel 1902, che non hanno un nome specifico e sono dedicate a S. Maria Patrona e San Rocco. Nella Lucera di una volta la vita dei cittadini è stata regolata per secoli dal suono di queste campane con il quale ogni lucerino familiarizzava sin dalla prima infanzia. I loro rintocchi avevano sia una funzione religiosa che una funzione sociale: corrispondevano alle ore destinate alla recita delle preghiere, le cosiddette óre canoneche (le…
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Conferenza “La Cattedrale di Lucera nel Contesto nazionale e internazionale” con la prof. Caroline Bruzelius dagli Stati Uniti – 26 ottobre 2023
Giovedì 26 ottobre, alle ore 19:00 presso la sala del Circolo Unione di Lucera(FG), si terrà la conferenza dal titolo “La cattedrale di Lucera nel contesto nazionale e internazionale” con la professoressa statunitense Caroline Bruzelius della Duke University, North Carolina. Al centro dell’intervento il ruolo della committenza regia nell’elevazione del monumento Lucerino. Quali furono le influenze che ne caratterizzarono l’edificazione? Quali i modelli architettonici di riferimento? Sono possibili raffronti con altre chiese del Regno di Napoli e fuori dai confini del Regno nello stesso periodo? A questa e ad altre domande risponderà la prof. Caroline Bruzelius. A moderare la serata Alessandro De Troia, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Gens Capitanatae”.…
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Lucerìne mbocaciucce: l’entusiasmo dei lucerini
Questo modo di dire sta a significare che i lucerini sono facili all’entusiasmo ma anche capaci d’inventare e diffondere illazioni. Il detto prende origine da due storielle che hanno come protagonista un asino. La prima racconta di un asino con poca voglia di lavorare. Alcuni lucerini vollero dargli una possibilità di riscatto, facendogli mangiare un’erba miracolosa che cresceva solo sul campanile del Duomo. Pertanto, con grande fatica, riuscirono a farlo salire su; l’animale, però, rifiutò con testardaggine di mangiare quell’erba. Allora, coloro che lo avevano portato su gli diedero fuoco e lo scaraventarono giù in piazza. L’altra riguarda un asino cavalcato da un forestiero arrivato a Lucera per sbrigare alcuni…
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Appunti sulla Chiesa lucerina
C’è stato un lungo periodo in cui la Chiesa Cattolica, anche a Lucera, si era ritagliata il ruolo di “protettore” della società italiana, con il compito di formare, come disse Don Bosco, dei buoni cristiani e di buoni cittadini rispettosi sia delle regole della chiesa che delle leggi dello stato. Con un immenso sforzo di mobilitazione, le Parrocchie e le Associazioni cattoliche riuscirono ad aggregare ragazzi e adulti, esercitando un’enorme influenza sulla formazione religiosa, morale, ma anche culturale, civile della quasi totalità dei cattolici italiani, accomunati da una fede semplice e sincera con tradizioni religiose ben consolidate. Questo processo aveva i suoi riti di riferimento. Il sabato e la domenica…
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Le chicche di Franco (1): i confini della parrocchia di S. Matteo e della Cattedrale nel 1805
Oggi inauguriamo una nuova rubrica, “Le chicche di Franco“. Grazie alla sua decennale esperienza di “scavatore” d’archivio, il nostro concittadino Francesco Romice, conosciuto da tutti in città come Franco, ci mostrerà alcune “chicche” d’archivio, corredate da una piccola spiegazione. Un modo leggero ma coinvolgente per conoscere alcuni dettagli nascosti della Storia della nostra città. La prima chicca riguarda i confini tra la parrocchia di S. Matteo Apostolo e la Cattedrale. La carta, proveniente dall’archivio della Chiesa del Carmine (in cui all’inizio del Novecento confluì la parrocchia con il nome di S. Matteo al Carmine), mostra come i confini erano stabiliti nel 1805 a seguito di alcune vertenze tra il Capitolo…
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I restauri ottocenteschi della Cattedrale – Intervista a Massimiliano Monaco
Le informazioni relative ai famosi restauri dell’Ottocento che hanno dato l’attuale aspetto alla Cattedrale di Lucera sono spesso frammentarie e poco note. Un primo tentativo di analizzare ciò che accadde tra il 1878 e il 1892 è già stato intrapreso dalla dott. ssa Carannante dell’Università La Sapienza di Roma, mentre recentemente un interessante articolo di sintesi è stato presentato dal dott. Massimiliano Monaco, che ci ha gentilmente permesso di fargli qualche domanda in merito. Massimiliano Monaco, lucerino e fecondo ricercatore in materia di storia patria, ha scritto, articoli, saggi, guide e monografie per diverse collane ed è membro di importanti organizzazioni e associazioni, tra queste basti citare la Società di…
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Pietro Bernini a Lucera: un confronto “parlante”
Sulla paternità berniniana di un’opera scultorea presente nel Duomo di Lucera imperniata intorno al rilievo marmoreo di una Vergine con Bambino, con in basso due figure di anime purganti che implorano la liberazione dalle fiamme purificatrici Lucera, universalmente nota come città romana e del gotico-angioino, si impone sempre più nel panorama meridionale come una delle roccaforti della cultura barocca. Recenti scoperte archivistiche e nuove acquisizioni su base attributiva concorrono a rendere meno sfumato il quadro delle conoscenze relative alla straordinaria fioritura delle arti registratasi in Capitanata, e a Lucera in particolare, in età barocca. Queste conoscenze oggi risultano più nitide grazie al contributo di autorevoli studiosi, spesso esterni all’ambito regionale,…
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La visita a Lucera di Fra Agostino Mattielli nel 1683
Il frate francescano Agostino Mattielli da Stroncone, in qualità di commissario visitatore per l’Ordine, si trovava in Puglia durante la primavera e l’estate del 1683. Giunse a Lucera il 12 Giugno, dopo un invito ricevuto personalmente il 9 giugno dal padre provinciale della Riforma, Arcangelo di Lucera, il quale lo invitava alla visita dei resti del Beato Giovanni Vici da Stroncone. Alle 6 del mattino, di buona lena, ci dice che con un compagno si avviò da Foggia. A 6 miglia da Lucera vide un ponte che egli stesso definì “delle puttane” sotto cui non passava acqua. Descrivendo le zone fuori dalla città afferma che “è piano senz’alberi, senza case…