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Appunti sulla Chiesa lucerina
C’è stato un lungo periodo in cui la Chiesa Cattolica, anche a Lucera, si era ritagliata il ruolo di “protettore” della società italiana, con il compito di formare, come disse Don Bosco, dei buoni cristiani e di buoni cittadini rispettosi sia delle regole della chiesa che delle leggi dello stato. Con un immenso sforzo di mobilitazione, le Parrocchie e le Associazioni cattoliche riuscirono ad aggregare ragazzi e adulti, esercitando un’enorme influenza sulla formazione religiosa, morale, ma anche culturale, civile della quasi totalità dei cattolici italiani, accomunati da una fede semplice e sincera con tradizioni religiose ben consolidate. Questo processo aveva i suoi riti di riferimento. Il sabato e la domenica…
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Le chicche di Franco (6): l’origine della “Strada Del Pesce”
Fino alla seconda metà dell’Ottocento l’attuale Via Frattarolo, oggi conosciuta dai lucerini come “A strade u pesce“, si chiamava Strada Sant’Angelo. In quella via, sin dal Trecento era presente una chiesa, di Sant’Angelo appunto, e da cui la strada prese il nome. Oggi la struttura della chiesa, ormai sconsacrata, è stata inglobata in una proprietà privata. Quello però che ci interessa oggi dimostrare, è che il soprannome della via prese piede più o meno intorno all’Ottocento, perché in uno dei bellissimi palazzi che la costeggiano, abitava un’importante famiglia lucerina: i “Del Pesce“. Molti anni fa, nell’archivio diocesano, infatti, in uno dei tanti registri di metà Ottocento, alla voce “Strada S.…
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La cripta della chiesa San Francesco. Le foto dai restauri
Negli anni dei restauri della chiesa di San Francesco (siamo alla fine degli anni Settanta del Novecento), tra le altre cose si rifece il pavimento dell’intera struttura e voci raccontavano che ci fu anche una piccola ispezione agli ambienti della cripta che insiste sotto il piano di calpestio.Girando per Lucera in cerca di notizie, siamo venuti a conoscenza di fotografie che documentano tale cripta e, tra una chiacchierata e l’altra, Francesco Zaccaria ci ha confidato che era in possesso delle immagini in quanto ebbe accesso personalmente agli ambienti sotterranei durante i lavori svolti con l’allora Gruppo Archeologico Dauno, sezione di Lucera. Di seguito pubblichiamo una piccola intervista fattagli pochi giorni…