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Una raffigurazione Trecentesca del beato Agostino Kazotic, vescovo di Lucera.
Presso il convento di Santa Maria Novella a Firenze è conservata la cosiddetta Tavola delle “Effigi domenicane” o del “Beato Maurizio d’Ungheria”. Di pregevole fattura, è stata datata tra il 1335 e il 1340 e non se ne conosce l’autore. Rappresentati ci sono due figure centrali, Cristo e la Madonna, attorniate da ben 17 effigi di appartenenti all’ordine dei Domenicani. Tra questi, per citarne i più importanti, ci sono San Domenico e San Tommaso d’Aquino. Nella parte sinistra, nella terza posizione a partire dall’alto, è raffigurato un Vescovo con mitra e pastorale. All’interno del nimbo si può leggere S(anctus) < >VSTINVS. Gli storici dell’arte l’hanno identificato nel Vescovo di Lucera…
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Dalla Luceria Saracenorum alla Civitas Sanctae Mariae: il ruolo dei domenicani
Un incontro all’insegna della storia quello tenutosi ieri sera, 8 giugno, presso la sala del Circolo Unione. Organizzatore dell’evento è stato il Club Unesco Federico II, presieduto dal dott. Sergio De Peppo, che ha introdotto la serata presentando il relatore, l’archivista dell’Archivio della Basilica Pontificia di San Nicola di Bari, padre Gerardo Ciòffari. A conclusione della serata è intervenuto il Vescovo di Lucera-Troia, mons. Domenico Cornacchia. Oggetto del convegno la presenza domenicana a Lucera durante il periodo svevo e soprattutto dopo la depopulatio della colonia musulmana.Il blog si è già occupato di questo argomento, grazie allo scritto di Anna Castellaneta, di cui consigliamo la lettura.Padre Ciòffari, con un fare leggero…