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Dalla Luceria Saracenorum alla Civitas Sanctae Mariae: il ruolo dei domenicani
Un incontro all’insegna della storia quello tenutosi ieri sera, 8 giugno, presso la sala del Circolo Unione. Organizzatore dell’evento è stato il Club Unesco Federico II, presieduto dal dott. Sergio De Peppo, che ha introdotto la serata presentando il relatore, l’archivista dell’Archivio della Basilica Pontificia di San Nicola di Bari, padre Gerardo Ciòffari. A conclusione della serata è intervenuto il Vescovo di Lucera-Troia, mons. Domenico Cornacchia. Oggetto del convegno la presenza domenicana a Lucera durante il periodo svevo e soprattutto dopo la depopulatio della colonia musulmana.Il blog si è già occupato di questo argomento, grazie allo scritto di Anna Castellaneta, di cui consigliamo la lettura.Padre Ciòffari, con un fare leggero…
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Gli insediamenti della comunità cristiana ai tempi di Federico II
Come si sa, nel XIII secolo, ai tempi di Federico II, a Lucera fu trasferita una folta colonia araba, proveniente dalla Sicilia. I cristiani furono emarginati ed esiliati dai nuovi venuti. Solo con l’avvento dei d’Angiò la situazione cambiò e la comunità cristiana poté far ritorno a Lucera. In realtà, lo storico lucerino d’Amelj precisa che parte della comunità cristiana, non volendo convivere con gli arabi, decise di portarsi fuori della città, in una località chiamata “Tribuna” (1). Un altro storico di Lucera, Gifuni, nel mentre denomina diversamente la stessa località, indicandola come “contrada Tribù”, ne precisa la collocazione, ponendola nei pressi di Ponte Gallucci, una costruzione di epoca medievale…
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La zecca medievale a Lucera: un mito da sfatare?
Ci accingiamo a vestire i panni di Adam Savage e Jamie Hyneman, i conduttori del famoso programma in onda su Discovery Channel “Mythbusters”, in cui i due americani mettono alla prova la validità di numerose leggende urbane e miti. Quello di cui ci occuperemo riguarda un aspetto della storia ormai celeberrima della Luceria Saracenorum, la prediletta colonia musulmana insediata da Federico II di Svevia a partire dal 1222/1223 in Capitanata. Esimi studiosi hanno indagato sugli usi, costumi e finanche l’urbanistica dell’insediamento (1) che visse alterne vicende nei quasi 80 anni della sua esistenza, fino al tragico epilogo dell’agosto 1300 per mano di re Carlo II d’Angiò. Ora, tenteremo di capire…