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Lucera, la ferrovia e l’Unità d’Italia
1845, Lucera e tutta la Capitanata appartengono al Regno delle Due Sicilie, che nel 1839 aveva inaugurato la prima ferrovia d’Italia: la Napoli-Portici. Un giovane ingegnere pugliese di 36 anni, Emmanuele Melisburgo, si presenta dal Re Ferdinando II di Borbone per chiedergli la concessione di una ferrovia. Il suo obiettivo è convincere il sovrano borbonico che per collegare il Tirreno con l’Adriatico il porto di Manfredonia sia da preferire a quello di Brindisi. Sia perché molto più vicino alla capitale partenopea, sia perché è più facilmente difendibile grazie all’insenatura del Golfo. Il Re concede la ferrovia, con un percorso via Avellino, Ariano Irpino, Bovino, Lucera e Foggia, e poi chiede…
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Una breve storia ferroviaria di Lucera
Sin dall’antichità Lucera ha rappresentato la porta d’ingresso per la Puglia per qualsiasi viaggiatore che, dal litorale tirrenico, volesse raggiungere il mare Adriatico per poi recarsi ad Oriente tramite i porti di Siponto e Brindisi. Ne sanno qualcosa i Romani già nel 322 a.C., che proprio per venire in soccorso agli alleati lucerini assediati dai Sanniti, incapparono in una delle più umilianti sconfitte della propria storia: la battaglia delle Forche Caudine. Per raggiungere da Roma la cittadina dauna, infatti, i consoli romani potevano scegliere tra due alternative: attraversare l’Appennino più a Nord e poi costeggiare la riviera adriatica verso Sud, strada meno tortuosa e più sicura ma molto più lunga,…