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Le chicche di Franco (5): un’ode ad un cappuccino del Settecento
Durante una delle mie ricerche presso degli archivi lucerini mi capitò sotto mano un foglio volante che poco aveva a che vedere con i registri che stavo consultando. Dopo una veloce lettura mi accorsi di essere di fronte ad un’ode stupenda, inedita e che sono sicuro valga la pena leggere e condividere. Chi scrive è un padre lucerino il quale, appassionato dal predicare di Padre Francesco Saverio da Napoli – cappuccino e famoso oratore nella metà del Settecento – scrisse per lui questi versi probabilmente durante la settimana santa del 1756 utilizzando poi il retro per i suoi conti di dare e avere. Qualcuno, negli anni seguenti, forse compiaciuto per…
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U pertone a rutare (Il portone della rotara)
Fino a qualche decennio fa, con questo nome si indicava quel cortile situato nell’attuale via Giovanni Amendola tra il numero civico 61 e il numero civico 93.A Rutare, era la persona addetta a ricevere i bambini “Proietti, trovatelli, gettatelli.” Così venivano chiamati appunto i bambini abbandonati. La ruota, che dava il nome alla “Ruotara”, era quello strumento cilindrico ruotante sul proprio asse verticale, simile a quelle porte girevoli che oggi troviamo agli ingressi dei grandi alberghi, e funzionava a questa maniera: Il bambino abbandonato, veniva posto nello spazio del tamburo ruotante, con a volte un segno di riconoscimento (un santino, una carta da gioco o una moneta, sempre divisi a…