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Le chicche di Franco (8): Ruggero o Ruggiero Bonghi?
Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare del nome del grande politico, statista e filologo italiano che fu anche tra i primi deputati italiani (dal 1860 al 1895) e Ministro dell’Istruzione Pubblica (dal 1874 al 1876 nel Governo Minghetti II), Ruggiero Bonghi. Pietro Scoppola, storico e Senatore della Repubblica, ne ha scritto una biografia sul “Dizionario biografico degli Italiani” nel 1971, che potete leggere qui. Lo Scoppola, a cui si sono ispirati molti altri, ha commesso alcuni piccoli errori: leggiamo, infatti, che il Bonghi “nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca“. Gli errori sono due: Il Bonghi nacque sì a Napoli, nel…
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Presentazione “Il colera a Lucera” di Francesco Antonio Romice
“Il colera a Lucera, Capitanata e Regno di Napoli” è il titolo del libro di Francesco Antonio Romice, edito da Delta 3, che verrà presentato domenica 19 marzo alle ore 18:30 presso il Circolo Unione di Lucera(FG). Il libro di Romice è il frutto di una puntigliosa e accurata ricerca sul morbo che infestò tutto il Mezzogiorno d’Italia e che portò via tantissime vite nella prima metà dell’Ottocento. L’autore con una spiccata predilezione alla Capitanata e a Lucera, ripercorre attraverso l’analisi delle carte di archivio le vicende dell’ondata del 1837. L’autore riporta inoltre una preziosa serie di dati chiarificatori sulla portata di questo male che afflisse e segnò indelebilmente le…
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Le chicche di Franco (6): l’origine della “Strada Del Pesce”
Fino alla seconda metà dell’Ottocento l’attuale Via Frattarolo, oggi conosciuta dai lucerini come “A strade u pesce“, si chiamava Strada Sant’Angelo. In quella via, sin dal Trecento era presente una chiesa, di Sant’Angelo appunto, e da cui la strada prese il nome. Oggi la struttura della chiesa, ormai sconsacrata, è stata inglobata in una proprietà privata. Quello però che ci interessa oggi dimostrare, è che il soprannome della via prese piede più o meno intorno all’Ottocento, perché in uno dei bellissimi palazzi che la costeggiano, abitava un’importante famiglia lucerina: i “Del Pesce“. Molti anni fa, nell’archivio diocesano, infatti, in uno dei tanti registri di metà Ottocento, alla voce “Strada S.…
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Le chicche di Franco (5): un’ode ad un cappuccino del Settecento
Durante una delle mie ricerche presso degli archivi lucerini mi capitò sotto mano un foglio volante che poco aveva a che vedere con i registri che stavo consultando. Dopo una veloce lettura mi accorsi di essere di fronte ad un’ode stupenda, inedita e che sono sicuro valga la pena leggere e condividere. Chi scrive è un padre lucerino il quale, appassionato dal predicare di Padre Francesco Saverio da Napoli – cappuccino e famoso oratore nella metà del Settecento – scrisse per lui questi versi probabilmente durante la settimana santa del 1756 utilizzando poi il retro per i suoi conti di dare e avere. Qualcuno, negli anni seguenti, forse compiaciuto per…
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U pertone a rutare (Il portone della rotara)
Fino a qualche decennio fa, con questo nome si indicava quel cortile situato nell’attuale via Giovanni Amendola tra il numero civico 61 e il numero civico 93.A Rutare, era la persona addetta a ricevere i bambini “Proietti, trovatelli, gettatelli.” Così venivano chiamati appunto i bambini abbandonati. La ruota, che dava il nome alla “Ruotara”, era quello strumento cilindrico ruotante sul proprio asse verticale, simile a quelle porte girevoli che oggi troviamo agli ingressi dei grandi alberghi, e funzionava a questa maniera: Il bambino abbandonato, veniva posto nello spazio del tamburo ruotante, con a volte un segno di riconoscimento (un santino, una carta da gioco o una moneta, sempre divisi a…