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I toponimi popolari lucerini
Il toponimo popolare è il nome in dialetto con il quale i lucerini indicano luoghi, strade, vicoli piazze ecc., un nome che quei luoghi hanno avuto in un determinato momento della loro storia. Al fine di recuperare denominazioni autenticamente popolari, e far conoscere alle nuove generazioni qualcosa del nostro trascorso vissuto, si potrebbe apporre sotto l’odierna l’indicazione stradale, senza toccare le attuali targhe o lastre in pietra o marmo(alcune risalgono alla metà dell’800), una piastrella con la vecchia denominazione popolare. Una soluzione che messa in pratica, rinfrescherebbe molta locale memoria. Ecco alcuni dei toponimi più usati, almeno una volta: Infine, lo sapevate che il nome popolare del “CIRCOLO UNIONE” era…
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Giochi per adulti: la passatella
La passatella è un gioco molto diffuso a Lucera, quasi una filosofia di vita, un gioco di relazioni, un po’ difficile da spiegare, fatto con le carte e con bevute di birra (a volte con vino o liquori), che sembra derivi dall’usanza degli antichi romani di eleggere, quando pranzavano, il re del convivio, che dispensava e comandava sulle bevute. Tutto ruota intorno ad un tavolo, al gioco partecipano più persone, le quali agiscono prevalentemente a squadra. Definito il tipo di gioco (carta più alta, primiera, ecc.), si distribuiscono le carte che individuano un primo vincitore, il quale è chiamato “il padrone”; successivamente, con una nuova assegnazione di carte s’individua il…
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Storia: alcune epidemie a Lucera
Tempo di pandemia questo che fino a qualche mese fa ci ha afflitto. L’umanità intera ne è stata colpita ed i morti si contavano a milioni. La storia, sempre lei, ci insegna che ogni tanto accade e quindi, non dovremmo meravigliarci. A Lucera, ad esempio, abbiamo testimonianze inequivocabili delle pestilenze passate, come quella che colpì la città dall’ottobre 1836: il colera. Questo argomento è stato ampiamente trattato da Francesco Romice, nella sua pubblicazione “Il colera a Lucera, Capitanata e Regno di Napoli”. L’epidemia raggiunse la più alta diffusione proprio nell’estate del 1837, con circa 600 vittime. Come accaduto tante altre volte, i Lucerini chiesero aiuto a Santa Maria Patrona per porre…
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Il fidanzamento a Lucera
Un tempo a Lucera, i ragazzi e le ragazze non avevano molte possibilità di conoscersi e frequentarsi prima del fidanzamento ufficiale, anche perché il matrimonio era un affare di famiglia. Le ragazze vivevano chiuse in casa sotto il controllo rigido dei genitori, con poche occasioni di svago e libertà, senza avere la possibilità di muoversi liberamente; esse uscivano da casa in rare occasioni, come recarsi in chiesa per partecipare alle funzioni religiose, dai nonni, dagli zii o andare a prendere l’acqua alla fontana pubblica. In queste occasioni, poteva succedere che fossero notate da qualche giovane, il quale, considerati i rigidi comportamenti dettati dal costume del tempo, non poteva avvicinarla. Per…
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I riti della morte nella Lucera del passato
Nel passato, a Lucera, la morte di una persona seguiva regole e riti tradizionali da renderli vere e proprie rappresentazioni teatrali. Innanzitutto, la morte era attesa sempre in casa; anzi, morire nella propria abitazione era un tratto caratteristico della società del tempo. Era considerata quasi sconveniente la morte in una struttura sanitaria; fatto che accadeva raramente perché, a quei tempi, erano pochi quelli che si potevano permettere le spese di degenza in un ospedale. Prima del trapasso, quando una persona era in agonia, veniva chiamato il parroco per la somministrazione dell’estrema unzione, e le campane delle chiese ne davano l’annunzio con rintocchi diradati. La gente così era informata, con il passa parola,…
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Appunti sulla Chiesa lucerina
C’è stato un lungo periodo in cui la Chiesa Cattolica, anche a Lucera, si era ritagliata il ruolo di “protettore” della società italiana, con il compito di formare, come disse Don Bosco, dei buoni cristiani e di buoni cittadini rispettosi sia delle regole della chiesa che delle leggi dello stato. Con un immenso sforzo di mobilitazione, le Parrocchie e le Associazioni cattoliche riuscirono ad aggregare ragazzi e adulti, esercitando un’enorme influenza sulla formazione religiosa, morale, ma anche culturale, civile della quasi totalità dei cattolici italiani, accomunati da una fede semplice e sincera con tradizioni religiose ben consolidate. Questo processo aveva i suoi riti di riferimento. Il sabato e la domenica…
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Le superstizioni lucerine
Le credenze popolari e le superstizioni hanno radici nel passato più lontano. Esse, tramandate oralmente da generazioni a generazioni come identità culturali della civiltà contadina, rappresentano una sorta di rassegnazione al compimento di un destino inesorabile, cui era possibile sottrarsi solo facendo appello al soprannaturale. Di seguito sono riportate alcune delle più diffuse superstizioni e credenze popolari per proteggersi dal malaugurio. Il rito dell’ucchjatùre L’ucchjatúre, cioè il rito contro il malocchio per guarire dal mal di testa, causato dallo sguardo di qualcuno, dalla gelosia, dall’invidia, dall’amore ossessivo di un’altra persona. Mi hanno fatto il malocchio, ho un tremendo dolore di testa (M’ànne pegghjate a d’úcchje, ténghe nu cazze de delóre…
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Un buon bicchiere di vino non fa mai male, anzi fa bene
Non è solo un modo di dire popolare lucerino, ma è stato scientificamente provato che nei semi di uva si trova una sostanza benefica per il cuore, che migliora la circolazione del sangue. I vini lucerini sono un gioiello donato dalla terra e dalla passione dei nostri vignaioli che hanno valorizzato esperienze, tecniche e segreti di tante generazioni per accrescerne la qualità e la bontà. Quelli d’eccellenza, semplici, genuini, eleganti e gradevoli sono: L’origine del nome risale a quando l’organizzazione della produzione era diversa da quella di oggi e c’era l’abitudine di lavorare le proprie uve per ottenere del vino destinato soprattutto al fabbisogno familiare. I piccoli proprietari di vigneto,…
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La ragioneria di Lucera
Da tempo e fino agli anni ’60 del secolo scorso, Lucera era considerata il più importante centro culturale della Capitanata e tra i più significativi della Puglia. La città, nei primi anni del ‘900, sede dell’unico tribunale della provincia, con il liceo ginnasio e l’annesso convitto nazionale “Ruggero Bonghi”, la biblioteca comunale, le tante biblioteche private gentilizie, il giornale provinciale “Il Foglietto” che ivi si scriveva e stampava, il circolo Unione luogo ove si parlava di politica, arte, letteratura e diritto, era un ambiente vivo e culturalmente impegnato. La numerosa presenza di uomini di legge, di professori, di professionisti e d’intellettuali rendeva Lucera diversa dalle altre città della Capitanata e…
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Le terme romane a San Matteo
Segni archeologici evidenti e importanti della presenza romana sono stati rintracciati un po’ ovunque a Lucera, anche nella zona del Rione San Matteo. Nel corso dell’anno 1872, nei pressi di un pezzo di fabbricato, inglobato nell’antica Chiesa di San Mattero, denominato “u Ciavúrre de Sammattéje“, (Il Ciavurro – grosso masso – di San Matteo), già noto da secoli, durante lo scavo di una fogna e in maniera fortuita, veniva alla luce un suggestivo impianto termale di età imperiale, chiamato “Terme di Piazza San Matteo”. Da questi ambienti si rinvenivano resti di vasche per pubblici bagni, parti di murature, pavimenti a mosaico, condutture e una vasca su cui c’era un’iscrizione con dedica all’Imperatore Commodo, oltre…