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L’abate Pacichelli e la Lucera di fine ‘600
Giovan Battista Pacichelli nacque a Roma, intorno al 1641[1], da una famiglia di origini pistoiesi distintasi per «fatti d’arme» e «benemerenze ecclesiastiche». Compiuti a Pisa gli studi giuridici, si laureò a Roma in Teologia, e nel 1672 ricevette da papa Clemente X l’incarico di Uditore Generale della Nunziatura Apostolica per la conferenza di pace di Colonia, ove si recò l’anno dopo. Da allora in poi realizzò una serie di viaggi in giro per l’Europa, di cui pubblicò dettagliate relazioni in forma epistolare.
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Luce nel bosco: una possibile etimologia della parola “Lucera”
Si è discusso a lungo, ed ancora se ne discute, della possibile etimologia della parola “Lucera”. A tal proposito, si sono costituite due scuole di pensiero: quella che fa discendere il significato del termine “Lucera” dalla parola “luce” e quella che la fa derivare da “bosco” o “bosco sacro”. Queste due interpretazioni si sono a lungo contrapposte ed, ancor oggi, tale disputa resta una vexata quaestio. È possibile, invece, ricondurre le due esegesi ad una comune radice semantica, quella che mette, appunto, in relazione il bosco alla luce, che, a volte, filtra in esso. Per avvalorare questa tesi mi avvarrò di un saggio scritto da un illustre studioso, Leonardo Amoruso,…
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L’entrata di Manfredi di Sicilia a Lucera nel novembre 1254
Vi proponiamo un passo molto interessante della cronaca Historia de rebus gestis Friderici II (ed. a cura di Francesco De Rosa, Cassino, 2007), coeva agli avvenimenti, in cui il Principe Manfredi, figlio dell’Imperatore Federico II, il 2 Novembre 1254 durante le dispute con il Pontefice Innocenzo IV decise di recarsi a Lucera, allora abitata dai saraceni, per rinforzare il proprio esercito e chiamare a raccolta i baroni ancora a lui fedeli. Nei passi della cronaca ci sono notizie sul palatium federiciano e su una porta della città che molti fanno risalire a porta Foggia. Buona lettura. Poco prima che spuntasse il giorno si misero a cavallo, e giunti a circa tre miglia dalla…
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Presentazione libro su Lucera Musulmana con prof. da Malta e Firenze
Le associazioni culturali “Imperiales Friderici II”, “Luc’era c’è!” e “Riscrivere la storia in dissesto” presentano “L’ultima città musulmana: Lucera”, con la presenza degli autori Mario Cassar e Giuseppe Staccioli, venerdì 25 maggio, alle ore 19 presso il salone del Circolo Unione, in piazza del Duomo a Lucera. Introduce l’Associazione “Imperiales Friderici II” con un intervento sull’abbigliamento civile e l’equipaggiamento militare dei saraceni e occidentali nel XIII secolo. Coordina l’incontro il giornalista Loris Castriota Skanderbegh.
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Gli insediamenti della comunità cristiana ai tempi di Federico II
Come si sa, nel XIII secolo, ai tempi di Federico II, a Lucera fu trasferita una folta colonia araba, proveniente dalla Sicilia. I cristiani furono emarginati ed esiliati dai nuovi venuti. Solo con l’avvento dei d’Angiò la situazione cambiò e la comunità cristiana poté far ritorno a Lucera. In realtà, lo storico lucerino d’Amelj precisa che parte della comunità cristiana, non volendo convivere con gli arabi, decise di portarsi fuori della città, in una località chiamata “Tribuna” (1). Un altro storico di Lucera, Gifuni, nel mentre denomina diversamente la stessa località, indicandola come “contrada Tribù”, ne precisa la collocazione, ponendola nei pressi di Ponte Gallucci, una costruzione di epoca medievale…