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Mestieri lucerini di una volta: l’aggiusta ossa
Nei tempi passati, quando la società lucerina era prevalentemente rurale, esisteva una figura, figlia della medicina popolare tradizionale, che era l’antenato del moderno ortopedico e dello specialista in osteopatia: u cunzaússe (l’aggiusta ossa). Un praticone, senza formazione specifica, ma dotato di capacità e conoscitore di pratiche tramandate in famiglia da generazioni, che interveniva per risolvere problemi di lussazioni, contusioni alle ossa e persino di fratture. Mentre il paziente era tenuto fermo, l’aggiusta ossa tirava il piede, il braccio, la spalla, ecc., che rimetteva al loro posto. Poi provvedeva ad ingessare l’osso contuso o fuori posto o rotto con una sorta di primitiva ingessatura, “a stuppate” ottenuta con un impiastro preparato…
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Il libretto delle giustificazioni
Aveva in genere una copertina che variava dal grigio al rosa, fornito dalla segreteria della scuola, ed era composto da 30 foglietti. Noi studenti ci potevano assentare solo per due validi motivi: per motivi familiari o per motivi di salute, con una vasta gamma di giustificazioni a corredo, di cui la più gettonata era “per indisposizione”, una frase elegante che oggi si direbbe rispettosa della privacy. La firma che giustificava le assenze era, in genere, quella del padre, perché a quei tempi si diventava maggiorenni a 21 anni e le assenze vere erano rarissime perché i nostri genitori, inflessibili, ci mandavano a scuola anche con la febbre a 40. Ma…