-
Lucera e il museo di Federico II a Jesi
L’Imperatore Federico II di Svevia nacque il 26 Dicembre 1194 a Jesi, nelle Marche. La sua “Betlemme” nel 2017 ha inaugurato un “museo esperienziale” dedicato alla sua figura e al periodo in cui visse lo “Stupor Mundi”. Un museo “atipico” senza reperti ma con 16 sale in cui, grazie anche a magnifiche proiezioni virtuali e ricostruzioni di ogni tipo, si ripercorrono le tappe della vita federiciana. Sono inoltre trattati alcuni aspetti legati al pensiero dell’Imperatore tra cui l’architettura castellare, la scienza, la guerra. Pochi sanno che l’intera sala 6 ha come tema la colonia saracena e la città di Lucera. A corredo dei pannelli informativi sulla genesi della città musulmana…
-
A Melfi alcuni reperti dei saraceni di Lucera
Da qualche settimana presso il Museo archeologico nazionale del melfese “Massimo Pallottino” ospitato all’interno del castello di Melfi, è possibile visitare la nuova sezione medievale. L’esposizione si articola sui tre piani della Torre del Marcangione in cui è possibile ammirare una selezione di materiali medievali (XI-XVI secolo) rinvenuti durante i lavori di restauro del castello tra gli anni Settanta e il 2009. Il primo ambiente ospita un bacino da parata in protomaiolica policroma con un grifone che aggredisce un cervo. Si prosegue con la sala delle cermiche con vasellame da mensa del periodo svevo e angioino. Vi sono anche un ambiente dedicato alle ceramiche con animali e scene di caccia…
-
Tornano a Lucera alcuni tesori custoditi dalla Soprintendenza di Foggia
Ottime notizie sul fronte del patrimonio archeologico cittadino. Tramite un post su Facebook il Sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, ha annunciato di aver incontrato il dott. Italo Maria Muntoni, responsabile per l’area Foggiana della Soprintendenza. Come risultato di questo incontro sembra abbia ottenuto che diversi reperti custoditi nei depositi foggiani possano ritornare in città. Questo non prima di un’attività di restauro finanziata dal Comune che punterà ad esporli entro Natale presso il museo civico. Non conosciamo la lista di quali reperti siano stati richiesti nello specifico, ma il Sindaco ha espressamente fatto riferimento al famoso corredo del “guerriero longobardo”. I reperti del guerriero, ritrovati grazie agli scavi condotti all’interno della fortezza…
-
Prime impressioni sull’apertura del museo Fiorelli
Pubblichiamo alcune impressioni, tutt’altro che entusiaste, apparse sul noto social network Facebook sulla riapertura, avvenuta dopo 10 anni, del Museo Civico “G. Fiorelli”:
-
Il primo Museo Civico di Capitanata
Lucera detiene il primato culturale per aver istituito il primo Museo Civico di Capitanata, inaugurato ufficialmente nel 1905. Fu sistemato, provvisoriamente, in una sala a piano terra di palazzo Mozzagrugno, dov’era la sede dei Vigili Urbani ed ora c’è la sala dei consiglieri comunali. L’antiquarium nacque grazie alla volontà di privati cittadini, in particolare del compianto avv. Girolamo Prignano (1853-1933), che vollero incrementare con le loro donazioni la piccola raccolta pubblica di antichità, visibile già verso la fine dell‘800. il noto archeologo parigino François Lenormant (1837-1883), che venne a Lucera nell’autunno del 1882, in compagnia di Felice Bernabei, direttore dei musei e scavi del Regno, attesta nel suo ultimo libro…
-
Il Comune chiede alla Regione fondi per restaurare i beni del Museo Fiorelli
Con la delibera n. 69 del 23 Marzo la Giunta Dotoli ha approvato la richiesta di finanziamento alla Regione, a valere sui fondi PO FESR Puglia 2007/2013 per il restauro di 6 dipinti del ‘700 e ‘800, del famoso Presepe Napoletano del ‘700 e di 2 mosaici pavimentali di epoca romana custoditi nel museo Civico “G. Fiorelli” di Lucera. Inoltre l’assessore Costanza Di Sieno, promotrice del progetto, ha indicato come luogo per l’esposizione dei quadri, il primo piano del Convento SS. Salvatore, recentemente ristrutturato ma ancora non aperto al pubblico. I mosaici invece verranno collocati nel cortile interno di Palazzo De Nicastri, così come il presepe Napoletano. Il costo dell’opera…