-
Le chicche di Franco (7): il giovane barone e la nobildonna di Lucera
Il barone Giambattista d’Amelj (Napoli 1817 – Lucera 1891) è rimasto nelle menti dei lucerini perché nel 1861 diede alle stampe la celeberrima “Storia della città di Lucera” edita da Scepi proprio nella cittadina daunia. Il giovane Giambattista sposò la nobildonna Errica (o Errichetta) Bonghi, che aveva il doppio della sua età. Errica era figlia di Giuseppe e Caterina Lombardi. Entrambe le famiglie dei genitori della donna avevano nel tempo raccolto la maggior parte delle informazioni e dei reperti di cui si servì il d’Amelj per compilare la sua cronaca cittadina. L’opera ebbe così fortuna che l’editore bolognese Forni ne fece ben due riedizioni: una nel 1978 e una nel…
-
Presentazione “Il colera a Lucera” di Francesco Antonio Romice
“Il colera a Lucera, Capitanata e Regno di Napoli” è il titolo del libro di Francesco Antonio Romice, edito da Delta 3, che verrà presentato domenica 19 marzo alle ore 18:30 presso il Circolo Unione di Lucera(FG). Il libro di Romice è il frutto di una puntigliosa e accurata ricerca sul morbo che infestò tutto il Mezzogiorno d’Italia e che portò via tantissime vite nella prima metà dell’Ottocento. L’autore con una spiccata predilezione alla Capitanata e a Lucera, ripercorre attraverso l’analisi delle carte di archivio le vicende dell’ondata del 1837. L’autore riporta inoltre una preziosa serie di dati chiarificatori sulla portata di questo male che afflisse e segnò indelebilmente le…
-
Porta Foggia prima della ricostruzione ottocentesca
Uno degli aspetti più interessanti della storia di Lucera riguarda l’evoluzione nel tempo della sua cinta muraria. Non tratteremo gli aspetti ancora poco noti sulle mura pre-romane, romane e altomedievali che necessitano ancora di analisi e ricerche. Sappiamo che a metà Trecento il Re Roberto d’Angiò (1309-1343) autorizzò la ricostruzione totale del circuito murario. L’estensione da quel momento divenne di circa 3 chilometri e si elevava tra i 5 e i 6 metri. Il 4 luglio 1853, dopo circa 500 anni, a partire dalla deliberazione del Decurionato – l’amministrazione comunale dell’epoca – si decise di abbattere ciò che ne rimaneva. Oggi non resta che un breve tratto con torrette circolari…
-
Una breve storia ferroviaria di Lucera
Sin dall’antichità Lucera ha rappresentato la porta d’ingresso per la Puglia per qualsiasi viaggiatore che, dal litorale tirrenico, volesse raggiungere il mare Adriatico per poi recarsi ad Oriente tramite i porti di Siponto e Brindisi. Ne sanno qualcosa i Romani già nel 322 a.C., che proprio per venire in soccorso agli alleati lucerini assediati dai Sanniti, incapparono in una delle più umilianti sconfitte della propria storia: la battaglia delle Forche Caudine. Per raggiungere da Roma la cittadina dauna, infatti, i consoli romani potevano scegliere tra due alternative: attraversare l’Appennino più a Nord e poi costeggiare la riviera adriatica verso Sud, strada meno tortuosa e più sicura ma molto più lunga,…