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Il carcere di Lucera
Da tempo e fino agli anni Sessanta del secolo scorso, Lucera era considerata un importante centro culturale della Capitanata e della Puglia. Inoltre, essendo riferimento del Subappennino Dauno e di parte del Gargano, era la sede d’importanti istituzioni pubbliche, tra le quali il Tribunale, con annesso u Carcere (il Carcere giudiziario). Nei tempi più antichi la funzione giudiziaria e carceraria era demandata al feudatario. Egli la esercitava tramite le corti baronali e le condanne erano scontate nelle segrete delle proprie dimore. Risalire a quei periodi per rintracciare la presenza di un carcere pubblico a Lucera è un po’ difficile. Comunque, si può affermare che, a seguito della riorganizzazione del regno…
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Le chicche di Franco (7): il giovane barone e la nobildonna di Lucera
Il barone Giambattista d’Amelj (Napoli 1817 – Lucera 1891) è rimasto nelle menti dei lucerini perché nel 1861 diede alle stampe la celeberrima “Storia della città di Lucera” edita da Scepi proprio nella cittadina daunia. Il giovane Giambattista sposò la nobildonna Errica (o Errichetta) Bonghi, che aveva il doppio della sua età. Errica era figlia di Giuseppe e Caterina Lombardi. Entrambe le famiglie dei genitori della donna avevano nel tempo raccolto la maggior parte delle informazioni e dei reperti di cui si servì il d’Amelj per compilare la sua cronaca cittadina. L’opera ebbe così fortuna che l’editore bolognese Forni ne fece ben due riedizioni: una nel 1978 e una nel…
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Presentazione “Il colera a Lucera” di Francesco Antonio Romice
“Il colera a Lucera, Capitanata e Regno di Napoli” è il titolo del libro di Francesco Antonio Romice, edito da Delta 3, che verrà presentato domenica 19 marzo alle ore 18:30 presso il Circolo Unione di Lucera(FG). Il libro di Romice è il frutto di una puntigliosa e accurata ricerca sul morbo che infestò tutto il Mezzogiorno d’Italia e che portò via tantissime vite nella prima metà dell’Ottocento. L’autore con una spiccata predilezione alla Capitanata e a Lucera, ripercorre attraverso l’analisi delle carte di archivio le vicende dell’ondata del 1837. L’autore riporta inoltre una preziosa serie di dati chiarificatori sulla portata di questo male che afflisse e segnò indelebilmente le…
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Le chicche di Franco (1): i confini della parrocchia di S. Matteo e della Cattedrale nel 1805
Oggi inauguriamo una nuova rubrica, “Le chicche di Franco“. Grazie alla sua decennale esperienza di “scavatore” d’archivio, il nostro concittadino Francesco Romice, conosciuto da tutti in città come Franco, ci mostrerà alcune “chicche” d’archivio, corredate da una piccola spiegazione. Un modo leggero ma coinvolgente per conoscere alcuni dettagli nascosti della Storia della nostra città. La prima chicca riguarda i confini tra la parrocchia di S. Matteo Apostolo e la Cattedrale. La carta, proveniente dall’archivio della Chiesa del Carmine (in cui all’inizio del Novecento confluì la parrocchia con il nome di S. Matteo al Carmine), mostra come i confini erano stabiliti nel 1805 a seguito di alcune vertenze tra il Capitolo…
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Una mappa della fortezza del 1818
Oggi pubblichiamo, grazie all’instancabile e sempre produttivo Costantino Postiglione, una mappa della fortezza di Lucera datata 1818, sostanzialmente pochi anni dopo la distruzione del palatium svevo, e proveniente dall’Archivio di Stato di Napoli. La segnatura esatta non ci è pervenuta, ma si può ammirare la data (Foggia 18 Novembre 1818), l’ente e l’autore che l’hanno prodotta (913° Capo Circondario di Manfredonia, Giuseppe Donato) e i prospetti del palatium e del lato meridionale della fortezza. Di particolare interesse la torre del Leone definita Torre del Telegrafo e le zone di scavo da cui probabilmente provenivano i reperti segnalati poi nelle pubblicazioni di storia locale. Infine, il prolifico artista Lucerino, ci lascia anche…
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Il Comune chiede alla Regione fondi per restaurare i beni del Museo Fiorelli
Con la delibera n. 69 del 23 Marzo la Giunta Dotoli ha approvato la richiesta di finanziamento alla Regione, a valere sui fondi PO FESR Puglia 2007/2013 per il restauro di 6 dipinti del ‘700 e ‘800, del famoso Presepe Napoletano del ‘700 e di 2 mosaici pavimentali di epoca romana custoditi nel museo Civico “G. Fiorelli” di Lucera. Inoltre l’assessore Costanza Di Sieno, promotrice del progetto, ha indicato come luogo per l’esposizione dei quadri, il primo piano del Convento SS. Salvatore, recentemente ristrutturato ma ancora non aperto al pubblico. I mosaici invece verranno collocati nel cortile interno di Palazzo De Nicastri, così come il presepe Napoletano. Il costo dell’opera…