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I sapori della memoria: l’acqusale
L’acquasale è il piatto della memoria, dei ricordi d’infanzia, lo specchio del nostro passato. Una ricetta rustica e antica, ma anche, nella Lucera di una volta. Era il pasto della povertà, tipicamente estivo, perfetto da portate a tavola nei giorni più caldi e afosi. Ma i lucerini non disdegnavano di mangiarla anche nelle altre stagioni. Era una ricetta di riciclo, nata dall’esigenza di riutilizzare il pane raffermo, perché ‘a grazeje de Ddíje non poteva e non doveva essere buttata. Si prendeva ‘na stozzere de pane (un pezzo di pane rinsecchito), che veniva bagnato nell’acqua, (pane túste ‘mbússe), poi condito con prodotti naturali che si ottenevano a poco prezzo: prunílle, sale,…
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Elogio del cozzarello (cuzzarìlle)
Per noi lucerini è tra le otto meraviglie del mondo. È un pezzo di pane ricavato dal bordo della pagnotta “’a sckanata”. La parte più croccante e cotta, ovvero la crosta che copre la parte superiore del pane alla parte inferiore. Le mamme lo utilizzavano per preparare pane, pomodoro, olio e sale, “pane, pemmedóre, úglje e sale” o pane con i ciccioli, “’i cìcúle”, da mangiare la domenica mattina per stuzzicare l’appetito, “pe sckazzecà l’appetíte. Pane con ’i cìcúle”, una cosa veramente gustosa “che sapretèzze”, che creava la guerra in casa per avere più ciccioli possibili. C’era anche chi lo riempiva con l’involtino di carne, “‘a bbrascióle“, a pezzetti, condiva…