Memoria

I cinema di Lucera

“Non ti fare fottere dalla nostalgia”, dice il vecchio Alfredo a Totò nel film Nuovo Cinema Paradiso. Ma tutti noi spesso ci lasciamo “fottere dalla nostalgia”. E ci capita di sentirci come Salvatore, quando rivede vecchie scene di film nella cabina di proiezione del cinema, dove lavorava da ragazzo. Ci assale la nostalgia della nostra Lucera, dei vecchi tempi, dei cinematografi di una volta. I ricordi ci riportano immediatamente ai pomeriggi passati al cinema, con un sussulto di emozioni, lontane negli anni, ai tempi della nostra gioventù. Ma quali erano i cinema di Lucera?

“U POLITEÀME” – IL POLITEAMA

Era il più antico, essendo stato inaugurato nel 1890 dai Fratelli Faccilongo e il Cavalier Damiani. Aveva una capienza di 570 posti in platea e 370 tra le due gallerie a ferro di cavallo e il loggione e disponeva anche di un palcoscenico di 8 metri per 14. Vi si organizzavano anche spettacoli teatrali, lirici, operettistici e veglioni, balli in maschera e feste. Nel corso dei decenni successivi cambiò spesso proprietà e subì miglioramenti e ristrutturazioni, fino ad arrivare al 1981, quando un incendio lo distrusse, riducendolo a un rudere.

In quegli anni sorgono altre sale di proiezione, di cui si è perduta memoria: la SALA VITTORIA (1910), in Corso Garibaldi, il CINEMA EDEN (1911), a Porta Croce, il CINEMA VERMOUTH (1914), in Piazza Duomo, dove più tardi aprì il Bar De Chiara, il cinema scolastico di SANTA CATERINA.

“U PIDOCCHIÉTTE” – SALA ROMA

Inaugurato nel 1927 ad opera dei fratelli Vincenzo ed Achille Di Pierro, dotato di un’unica platea di 550 posti, dove, oltre alla proiezione di film, venivano rappresentate operette e opere liriche. Ristrutturato a metà degli anni ’50, il cinema attraversò varie gestioni, fino a quando, stroncato dalla crisi delle sale cinematografiche, nel 1990 cessò definitivamente le proiezioni.

“U CINEMA LEPÚRE” – IL CINEMA LEPORE

Inaugurato, in Via Roma, nel novembre del 1930 da Michele Lepore, negli anni subì vari miglioramenti e ristrutturazioni, tra cui la dotazione di impianto di cinemascope, che lo rese un locale moderno e competitivo. Gestito in proprio dal proprietario fino al 1973, venne poi affidato a terzi fino alla chiuura nel 1982.

‘A ARÈNE SANGIACÚME” – L’ARENA SAN GIACOMO

Sorto negli anni ’50 sulla scia del boom dei cinema all’aperto, vicino all’omonima chiesa, ad opera di una società formata dalla Famiglia Curato e dei Sigg. Carrozzino e Ioci, dotato di una capienza di 400 posti e lo schermo in muratura. Ma funzionò solo per alcuni anni. È ricordato, soprattutto, per la singolare avversione quasi patologica per il cinema all’aperto da parte del parroco della Chiesa di San Giacomo, Don Alfonso Di Giovine, (VEDELLÓNE). Perciò tutte le sere, quando cominciava la proiezione dei film in programma, questi faceva suonare le campane a lungo, tra le imprecazioni degli spettatori e dei gestori.

“CINEMA SAN GIUSEPPE” – CINEMA TEATRO DELL’OPERA

L’ultimo nato, nel 1959, nell’ambito del complesso oratoriale, meglio conosciuto come “l’Opera Nove”, con una capienza di 440 posti a sedere in platea e 160 in galleria, con un palcoscenico di 5 metri per 10. Sorto come cinema parrocchiale, negli anni, dopo una radicale ristrutturazione, è stato affidato alla Strumenti e Figure, che, adottando una gestione imprenditoriale che ha privilegiato il connubio sala cinematografica – settore teatrale della sala, gli ha consentito di rimanere l’unico cinematografo oggi ancora attivo a Lucera.

Nei ricordi degli anni ’50 e ’60, in genere la programmazione prevedeva “Duo grando filme”. Ma già mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo la sala era un bolgia infernale, specialmente durante la proiezione del Cinegiornale dell’Istituto Luce o della Settimana Incom, specie di TG in bianco e nero. Poi finalmente partiva la pellicola, con il ruggito del leone della Metro Goldwin Mayer o con l’inno trionfale della 20 Century Fox, e tutti si quietavano. Ma, come per incanto, la sala, avvolta nella fitta nebbiolina del fumo delle sigarette, all’improvviso ridiventava una bolgia ogni qualvolta c’erano spari, cannonate, scalpi, carri armati, duelli, pugni in faccia, spade, lance e frecce. In fondo ci sentivamo tutti, per un po’, John Wayne o Henry Ford. Adesso è cambiato il modo di andare e stare al cinema; ci sono le multisala, un condensato di confort, tecnologia e sicurezza. Ma i vecchi cinema di Lucera, ove sono cresciute molte generazioni, erano un’altra cosa.

Lino Montanaro

Tutte le foto sono tratte dal sito www.luceranostra.it

PER SAPERNE DI PIÙ si consiglia il sito: CINE TEATRO DELL’OPERA.

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