Memoria
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La vittoria nella secolare battaglia contro la siccità e la sete
Lucera, come del resto tutta la Puglia, in passato, è stata sempre terra povera di acqua e le esigenze idriche hanno rappresentato un vero problema quotidiano. Per tanto tempo l’acqua d’uso era quella piovana, raccolta nelle cisterne scavate nei pressi delle proprie abitazioni; si utilizzava, inoltre, l’acqua dei pozzi presenti in diverse piazzette, e per bere quella fornita e acquistata dall’acquaiolo. Nei primi decenni del 900’ , per risolvere questo problema sociale venne istituito nel 1919 L’“Ente Autonomo per l’Acquedotto Pugliese”, che portò l’acqua potabile in alcune zone della Puglia, tramite un acquedotto alimentato dalle acque del fiume Sele della Campania, che divenne una grande infrastruttura idrica del territorio italiano.…
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Gocce di memoria: i riti pasquali a Lucera (parte terza)
La mattinata di Pasqua, ci si svegliava presto per via dello scoppio delle calecasse (grossi petardi di fuoco d’artificio) che annunciava la resurrezione. Poi partiva dalla storica chiesa di Sant’Antonio Abate, la processione, che sfilava per le vie e le piazze principali di Lucera, con la statua lignea e policroma di Gesù Risorto, opera di uno scultore di Ortisei in Gardena. La statua era portata a spalla dai componenti dell’Arciconfratenita della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, preceduta dai membri e dalle insegne delle confraternite della città e seguita dalle autorità religiose, civili e militari e dai fedeli. Chiudeva la processione la banda musicale di Lucera che eseguiva brani coerenti…
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Le regole di vita del dialetto lucerino attraverso la citazione di personaggi del passato
Lucera, com’era comune a tante località italiane, aveva una popolazione quasi totalmente analfabeta e, pertanto, per trasmettere le regole di vita del popolo, venivano utilizzati proverbi, espressioni, modi di dire, che spesso citavano personaggi reali o inventati della storia spicciola lucerina. Con il passare del tempo, ci stiamo disabituando ad usarli perché estranei al nostro lessico familiare e quotidiano, quasi inappropriati in un contesto espressivo dove prevalgono l’immediatezza e la rapidità della comunicazione. Ne consegue che essi andranno irrimediabilmente perduti o, perlomeno, si avranno serie difficoltà a chiarirne l’origine, anche perché il dialetto tende sempre più ad italianizzarsi. Ecco alcune locuzioni usate fino a pochi anni fa che, spesso, rappresentavano…
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Le origini della ricognizione aerea
Pubblichiamo il contributo di Luigi Iacomino, storico dell’aviazione in Capitanata e Presidente del Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia, presentato durante la conferenza “Archeologia aerea tra passato presente e futuro” organizzato da Archeoclub d’Italia – Sede “Minerva” di Lucera e Gens Capitanatae APS. Il 17 dicembre 1903, sulla spiaggia di Kitty Hawk, nello stato americano della Carolina del Nord, i fratelli Orville e Wilbur Wright effettuarono con successo il primo volo di una macchina motorizzata “più pesante dell’aria” con pilota a bordo. Quel giorno il loro biplano, a cui avevano dato il nome di Flyer, si alzò in volo per quattro volte, in modo duraturo e sostanzialmente controllato, segnando di fatto…
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“U dangale”, poesia di Costantino Catapano
Costantino Catapano è stato il fondatore della “mitica” cartolibreria e tipografia omonima; una vera eccellenza, una istituzione vanto di Lucera, un posto dove si poteva respirare “sapere e cultura”, un punto d’incontro d’intellettuali, scrittori e poeti e di riferimento per studenti e appassionati di letture di ogni genere, non solo di Lucera. Costantino Catapano è stato, inoltre, un importante poeta dialettale; le sue poesie, scritte in un vernacolo comprensibile a tutti, si leggono con grande diletto. Un esempio ne è la poesia “U dangale”, nella quale Costantino Catapano con stile leggero scrive versi intriganti. La poesia presenta un dialogo tra amici che si basa su sottili sottintesi. Essa è la…
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I nomi propri di persona nel dialetto lucerino
I nomi hanno avuto sempre delle profonde variazioni per adattarli alla forma dialettale, usando, spesso dei suffissi in senso diminutivo, accrescitivo e vezzeggiativo, fino, in molti casi, a renderli irriconoscibili. Di seguito, si riporta un elenco, non esaustivo, di nomi maschili e femminili del dialetto lucerino. Nomi femminili Nomi maschili A contendersi la palma di nomignolo più irriconoscibile sono Cicchepavele (Francesco Paolo) e Stanzelare (Stanislao). Poi c’è la lista dei nomi che nessuno vorrebbe mai avere: Negli ultimi decenni abbiamo assistico ad una graduale rivoluzione lessicale, soprattutto tra le nuove generazioni, che hanno abbandonato i vecchi nomi dialettali sostituendoli con quelli italiani accorciati usando la prima parte della parola, tipo…
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La politica lucerina intesa come passione e senso civico nel dopoguerra
Nel periodo immediatamente successivo alla fine della Seconda guerra mondiale, anche a Lucera riprese la vita democratica, caratterizzata da una politica rivolta alla rinascita sociale, economica della città, dopo la disfatta bellica, con progetti e iniziative di significato e valore. Per un lungo periodo, a Lucera la vita pubblica fu contraddistinta da partecipazione e condivisione e in cui il sale della politica era soprattutto l’impegno di amministratori e uomini di partito di largo spessore, ma anche, qualche volta, genuini e pittoreschi. I maggiori partiti furono: Il Pci fu il punto di riferimento dei braccianti, contadini poveri, molti operai delle fabbriche di laterizi, dei mulini e pastifici; al Psi e al…
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Personaggi lucerini: Michelino cha cha cha
È a conoscenza di molti la straordinaria presenza di artisti lucerini, specialmente giovani, che si stanno affermando nel campo del cinema, della televisione e dello spettacolo, fra tutti Fabrizio Gifuni, attore e regista, fra i più importanti del panorama italiano. Anche nel recente passato non sono mancati artisti che hanno dato lustro alla città di Lucera. Tra questi, non si può non ricordare Michele Gramazio, in arte “Michelino cha cha cha”, cantante, musicista, percussionista e arrangiatore. Fu preso da una grande passione per la musica fin da bambino e, in particolare, per quella degli strumenti a percussione. Con Natalino, suo fratello maggiore e contrabbassista di rilievo, fondò a Roma, ove si…
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4 aprile del 1944 – la scoperta del campo di Auschwitz
Fra i 3.479 fascicoli della serie “Air 27 – Operations Record Books, Squadrons” dell’Archivio Nazionale di Londra c’è la documentazione di una missione aerea del 4 aprile 1944, classificata con la sigla 60PR/694. Una missione destinata ad acquisire fotografie aeree di un obiettivo da bombardare e distruggere nella Polonia occupata dal Terzo Reich. Sembra una come tante altre, una delle migliaia della Seconda Guerra Mondiale: nel fascicolo della missione – la numero 694 del 60° Photo Reconnaissance Squadron della South African Air Force (SAAF) – non c’è niente di particolare, a prima vista. Si trovano il piano di volo, la relazione di servizio del pilota e del suo navigatore, i…
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Pasquale Soccio: una rete di relazioni per leggere e scrivere
La figura di Pasquale Soccio (San Marco in Lamis 1907-2001), maestro, docente di storia e filosofia, preside del Liceo classico Bonghi di Lucera per 25 anni, è consegnata da una parte alla sua incisiva e vasta azione educativa, culturale e civile, e dall’altra alle sue numerose pubblicazioni, tra le quali: Gargano segreto (1965); Unità e brigantaggio in una città della Puglia (1969); Lucera minore (1979); G.B. Vico, Autobiografia. Poesie. Scienza Nuova (1983); Avventura educativa. I ragazzi di strada a San Marco in Lamis negli anni trenta (1998); Penso dunque invento (2000). Parlare del preside Soccio a chi lo ha conosciuto è difficile perché ognuno ne conserva, gelosamente, un ricordo particolare…