Le chicche di Franco
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Le chicche di Franco (8): Ruggero o Ruggiero Bonghi?
Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare del nome del grande politico, statista e filologo italiano che fu anche tra i primi deputati italiani (dal 1860 al 1895) e Ministro dell’Istruzione Pubblica (dal 1874 al 1876 nel Governo Minghetti II), Ruggiero Bonghi. Pietro Scoppola, storico e Senatore della Repubblica, ne ha scritto una biografia sul “Dizionario biografico degli Italiani” nel 1971, che potete leggere qui. Lo Scoppola, a cui si sono ispirati molti altri, ha commesso alcuni piccoli errori: leggiamo, infatti, che il Bonghi “nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca“. Gli errori sono due: Il Bonghi nacque sì a Napoli, nel…
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Le chicche di Franco (7): il giovane barone e la nobildonna di Lucera
Il barone Giambattista d’Amelj (Napoli 1817 – Lucera 1891) è rimasto nelle menti dei lucerini perché nel 1861 diede alle stampe la celeberrima “Storia della città di Lucera” edita da Scepi proprio nella cittadina daunia. Il giovane Giambattista sposò la nobildonna Errica (o Errichetta) Bonghi, che aveva il doppio della sua età. Errica era figlia di Giuseppe e Caterina Lombardi. Entrambe le famiglie dei genitori della donna avevano nel tempo raccolto la maggior parte delle informazioni e dei reperti di cui si servì il d’Amelj per compilare la sua cronaca cittadina. L’opera ebbe così fortuna che l’editore bolognese Forni ne fece ben due riedizioni: una nel 1978 e una nel…
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Le chicche di Franco (6): l’origine della “Strada Del Pesce”
Fino alla seconda metà dell’Ottocento l’attuale Via Frattarolo, oggi conosciuta dai lucerini come “A strade u pesce“, si chiamava Strada Sant’Angelo. In quella via, sin dal Trecento era presente una chiesa, di Sant’Angelo appunto, e da cui la strada prese il nome. Oggi la struttura della chiesa, ormai sconsacrata, è stata inglobata in una proprietà privata. Quello però che ci interessa oggi dimostrare, è che il soprannome della via prese piede più o meno intorno all’Ottocento, perché in uno dei bellissimi palazzi che la costeggiano, abitava un’importante famiglia lucerina: i “Del Pesce“. Molti anni fa, nell’archivio diocesano, infatti, in uno dei tanti registri di metà Ottocento, alla voce “Strada S.…
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Le chicche di Franco (5): un’ode ad un cappuccino del Settecento
Durante una delle mie ricerche presso degli archivi lucerini mi capitò sotto mano un foglio volante che poco aveva a che vedere con i registri che stavo consultando. Dopo una veloce lettura mi accorsi di essere di fronte ad un’ode stupenda, inedita e che sono sicuro valga la pena leggere e condividere. Chi scrive è un padre lucerino il quale, appassionato dal predicare di Padre Francesco Saverio da Napoli – cappuccino e famoso oratore nella metà del Settecento – scrisse per lui questi versi probabilmente durante la settimana santa del 1756 utilizzando poi il retro per i suoi conti di dare e avere. Qualcuno, negli anni seguenti, forse compiaciuto per…
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Le chicche di Franco (4): una curiosità sulla Bibbia Malermi (1471)
Una delle tante curiosità in merito ai tesori della nostra Biblioteca Comunale custodita presso il convento del SS. Salvatore, riguarda la cosiddetta Bibbia di Malermi (o Malerbi), datata al 1471 e in una copia del 1477 a Lucera. Intorno agli anni ’60, questa preziosa opera a stampa fu data in prestito ad un concittadino e, dopo la consultazione, fu restituita alla Biblioteca. L’allora direttore dell’istituzione, Giambattista Gifuni (1891-1977), sempre ligio al dovere e integerrimo nel suo lavoro, decise di controllare pagina per pagina la preziosissima opera per assicurarsi che non avesse subito danni anche minimi. Con sua grande sorpresa scoprì che una miniatura della Bibbia era stata rimossa, in particolare…
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Le chicche di Franco (3): le chiese di San Giacomo
Dagli appunti presi su documenti dell’Archivio della Parrocchia di San Giacomo si apprendono interessanti notizie circa la vecchia chiesa che nel 1775 pare venisse sostituita da una nuova costruzione la quale, a sua volta, dopo alterne vicende venne definitivamente abbattuta mentre al suo posto venne eretta l’attuale fabbrica che affaccia sull’omonima piazza. La parola ai documenti: L’arciprete Domenico Ciaburri nel 1774, prendendo possesso della parrocchia, trovò la chiesa così malconcia che gli sembrò più un’osteria che una chiesa. Fu giudicata dai periti chiamati a visionarla prossima al crollo per via delle innumerevoli lesioni, per cui il Ciaburri pensò di abbatterla per costruirne un’altra. I lavori iniziarono il 4 gennaio 1775…
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Le chicche di Franco (2): la famiglia di San Francesco
La famiglia di San Francesco Antonio Fasani era davvero così povera? Secondo le carte del catasto onciario del 1685 custodito all’Archivio di Stato (sezione di Lucera) sembrerebbe proprio di no. La mamma del Padre Maestro, Isabella della Monaca, vedova di Giuseppe Fasano, alla fine del Seicento possedeva una casa, 18 “pezze” di vigneto, due asine e una salma di terraggio (oltre tre ettari di terra). Heredi del quondam Giuseppe Fasano Bartolomeo d’an. 13 Antonia d’an. 10 Giovanni d’ an. 3 Fratelli sotto P. M. ro Francescano Conventuale prov. le nel 1723 Isabella della Monaca Vidua e m.re d’an 40 Dice possedere casa propria iuxta li beni dotali di Vitantonio Cardito,…
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Le chicche di Franco (1): i confini della parrocchia di S. Matteo e della Cattedrale nel 1805
Oggi inauguriamo una nuova rubrica, “Le chicche di Franco“. Grazie alla sua decennale esperienza di “scavatore” d’archivio, il nostro concittadino Francesco Romice, conosciuto da tutti in città come Franco, ci mostrerà alcune “chicche” d’archivio, corredate da una piccola spiegazione. Un modo leggero ma coinvolgente per conoscere alcuni dettagli nascosti della Storia della nostra città. La prima chicca riguarda i confini tra la parrocchia di S. Matteo Apostolo e la Cattedrale. La carta, proveniente dall’archivio della Chiesa del Carmine (in cui all’inizio del Novecento confluì la parrocchia con il nome di S. Matteo al Carmine), mostra come i confini erano stabiliti nel 1805 a seguito di alcune vertenze tra il Capitolo…