Memoria,  Storia & Archeologia

Le terme romane a San Matteo

Segni archeologici evidenti e importanti della presenza romana sono stati rintracciati un po’ ovunque a Lucera, anche nella zona del Rione San Matteo.

Nel corso dell’anno 1872, nei pressi di un pezzo di fabbricato, inglobato nell’antica Chiesa di San Mattero, denominato “u Ciavúrre  de Sammattéje“, (Il Ciavurro – grosso masso – di San Matteo), già noto da secoli, durante lo scavo di una fogna e in maniera fortuita, veniva alla luce un suggestivo impianto termale di età imperiale,  chiamato “Terme di Piazza San Matteo”. Da questi ambienti si rinvenivano resti di vasche per pubblici bagni, parti di murature, pavimenti a mosaico, condutture e una vasca su cui c’era un’iscrizione con dedica all’Imperatore Commodo, oltre a ceramiche e terrecotte. Inoltre, in quello che doveva essere il vestibolo delle terme, fu ritrovata una statua di marmo di Venere che andò a integrare la bellissima collezione statuaria del Museo Civico di Lucera.

Per il proseguimento degli scavi si dovette aspettare l’anno 1922, quando, durante i lavori per realizzare un deposito di formaggi, furono rinvenute altre vestigia. In questa circostanza fu l’Ente dei materiali archeologici ad appropriarsi di quella zona e a eseguire scavi in modo più sistematico.

Inaugurando una nuova fase di ricerche archeologiche, a cura del soprintendente archeologo Quintino Quagliati, vennero attuati scavi più rigorosi che permisero di datare l’edificio termale al I Secolo d.C. Si scoprirono inoltre altri ambienti di varie superfici, pavimentazioni a mosaico, diverse strutture in laterizi e anche una colossale scultura di marmo mutila dal volto sfigurato attribuita all’Imperatore Commodo. Successivi scavi, eseguiti in un’area prossima a quella di ritrovamento della scultura, consentirono di trovare il braccio sinistro, due frammenti del destro e un frammento di un piede. La statua fu trasportata, ricostruita e posta sulla scalinata di accesso al Museo Civico Fiorelli.

Nei decenni successivi, a causa del susseguirsi di eventi vari ed in mancanza di un vero interesse pubblico, il sito non è stato più oggetto di un’attenzione costante e sistematica. Attualmente, l’intero complesso è “protetto” da una misera rete metallica.

Nel 2022, il Comune di Lucera, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Progetti finanziati dall’Unione Europea Next Generation EU, ha ottenuto fondi per il recupero degli scavi archeologici di quell’area denominata “Piazza delle Terme Romane”. Con l’aggiornamento dei quadri economici a seguito dell’assegnazione di un’integrazione fondi con decreto RGS del 13.03.2023 la somma dei lavori ha raggiunto l’importo di 517.000,00 euro.

Lino Montanaro

Per saperne di più

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.