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Le chicche di Franco (8): Ruggero o Ruggiero Bonghi?
Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare del nome del grande politico, statista e filologo italiano che fu anche tra i primi deputati italiani (dal 1860 al 1895) e Ministro dell’Istruzione Pubblica (dal 1874 al 1876 nel Governo Minghetti II), Ruggiero Bonghi. Pietro Scoppola, storico e Senatore della Repubblica, ne ha scritto una biografia sul “Dizionario biografico degli Italiani” nel 1971, che potete leggere qui. Lo Scoppola, a cui si sono ispirati molti altri, ha commesso alcuni piccoli errori: leggiamo, infatti, che il Bonghi “nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca“. Gli errori sono due: Il Bonghi nacque sì a Napoli, nel…
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Le pietre sante degli Scassa
Continuando le mie ricerche di storia locale, mi sono imbattuto qualche tempo fa in una curiosa storia avvenuta a Lucera nel 1600, che ora racconto: Lucera, li 29 Maggio 1600 Si sono congregati al suono delle campane ed al solito posto gli eletti : Berlingiero Scoppa, capo degli eletti (sindaco), Achille Pagano – Carlo Severino – ed i regimentari (consiglieri): Fabrizio Campana, Fabrizio Ferruccio, Allegranzio Mobilia, Lutio Scassa, Achille Lollio. (trascrivo testualmente) ... è stato de più deliberato e concluso che si facciano buoni albano (mandati di pagamento) docati 10 correnti che pagherà a Bellonia Scassa per le prete della procina (Apricena) che han servuto per la porta di Donato…
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Pietro Bernini a Lucera: un confronto “parlante”
Sulla paternità berniniana di un’opera scultorea presente nel Duomo di Lucera imperniata intorno al rilievo marmoreo di una Vergine con Bambino, con in basso due figure di anime purganti che implorano la liberazione dalle fiamme purificatrici Lucera, universalmente nota come città romana e del gotico-angioino, si impone sempre più nel panorama meridionale come una delle roccaforti della cultura barocca. Recenti scoperte archivistiche e nuove acquisizioni su base attributiva concorrono a rendere meno sfumato il quadro delle conoscenze relative alla straordinaria fioritura delle arti registratasi in Capitanata, e a Lucera in particolare, in età barocca. Queste conoscenze oggi risultano più nitide grazie al contributo di autorevoli studiosi, spesso esterni all’ambito regionale,…
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Una mappa della fortezza del 1818
Oggi pubblichiamo, grazie all’instancabile e sempre produttivo Costantino Postiglione, una mappa della fortezza di Lucera datata 1818, sostanzialmente pochi anni dopo la distruzione del palatium svevo, e proveniente dall’Archivio di Stato di Napoli. La segnatura esatta non ci è pervenuta, ma si può ammirare la data (Foggia 18 Novembre 1818), l’ente e l’autore che l’hanno prodotta (913° Capo Circondario di Manfredonia, Giuseppe Donato) e i prospetti del palatium e del lato meridionale della fortezza. Di particolare interesse la torre del Leone definita Torre del Telegrafo e le zone di scavo da cui probabilmente provenivano i reperti segnalati poi nelle pubblicazioni di storia locale. Infine, il prolifico artista Lucerino, ci lascia anche…
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Nuovo progetto pubblicato!
Nella sezione “Progetti” potrete immergervi nella Storia di Manfredi di Svevia! Questo progetto nasce con lo scopo di “raccontare” in maniera inusuale gli ultimi anni di vita di Manfredi di Svevia, figlio dell’Imperatore Federico II di Svevia e Re di Sicilia nel 1258. Il suo itinerario è stato mappato sulla cartina geografica e a corredo sono state aggiunte immagini per permettere al lettore di immergersi completamente nella Storia. Buona visione! Nota: attualmente l’itinerario arriva fino al 1254, ovvero fino a quando Manfredi, dopo la morte del fratello Corrado IV, raggiunge Lucera da cui riprenderà possesso del Regno contro i suoi avversari politici Fonte principale: Markus Brantl, Studien zum Urkunden- und Kanzleiwesen…
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Una breve storia ferroviaria di Lucera
Sin dall’antichità Lucera ha rappresentato la porta d’ingresso per la Puglia per qualsiasi viaggiatore che, dal litorale tirrenico, volesse raggiungere il mare Adriatico per poi recarsi ad Oriente tramite i porti di Siponto e Brindisi. Ne sanno qualcosa i Romani già nel 322 a.C., che proprio per venire in soccorso agli alleati lucerini assediati dai Sanniti, incapparono in una delle più umilianti sconfitte della propria storia: la battaglia delle Forche Caudine. Per raggiungere da Roma la cittadina dauna, infatti, i consoli romani potevano scegliere tra due alternative: attraversare l’Appennino più a Nord e poi costeggiare la riviera adriatica verso Sud, strada meno tortuosa e più sicura ma molto più lunga,…