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Il codice diplomatico dei saraceni di Lucera
Una delle fonti principali per chi si accingesse allo studio della colonia musulmana di Lucera è sicuramente la raccolta dei diplomi effettuata da Pietro Egidi (lo stesso autore de “La colonia saracena di Lucera e la sua distruzione” n.d.a.) nel 1917. La pubblicazione, che non pretende di contenere tutti i documenti di Lucera nel XIII secolo, è stata spesso fonte principale per lo studio della vita e degli usi dei saraceni (1). Tra le carte riportate mancano, purtroppo, quelle del primo periodo, ovvero quelle relative al periodo svevo e primo angioino.
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L’assedio di Ariano da parte dei saraceni di Lucera
I saraceni di Lucera, come è noto, ebbero un ruolo molto importante negli eserciti degli svevi (1). Protagonisti delle battaglie decisive per il Regno di Sicilia, furono impiegati come fanteria specializzata, con il compito di scagliare frecce sulle schiere avversarie. Un interessante episodio che li coinvolse attivamente, avvenne nei primi mesi del 1255, tra marzo e aprile.
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La zecca medievale a Lucera: un mito da sfatare?
Ci accingiamo a vestire i panni di Adam Savage e Jamie Hyneman, i conduttori del famoso programma in onda su Discovery Channel “Mythbusters”, in cui i due americani mettono alla prova la validità di numerose leggende urbane e miti. Quello di cui ci occuperemo riguarda un aspetto della storia ormai celeberrima della Luceria Saracenorum, la prediletta colonia musulmana insediata da Federico II di Svevia a partire dal 1222/1223 in Capitanata. Esimi studiosi hanno indagato sugli usi, costumi e finanche l’urbanistica dell’insediamento (1) che visse alterne vicende nei quasi 80 anni della sua esistenza, fino al tragico epilogo dell’agosto 1300 per mano di re Carlo II d’Angiò. Ora, tenteremo di capire…