-
La nostagia della piazza del Mercato
La nostalgia del tempo passato può essere anche una piazza con i suoi suoni, i suoi colori, i suoi profumi, i suoi “trascúrze ammizz’a chiazze” ha sempre avuto per i lucerini un sapore particolare, magari un po’ banale, però un sapore che aveva un senso di umanità. Il ricordo delle bancarelle di Piazza del Mercato ci riporta a momenti di vita passata. Il mercato di Lucera era fatto da molti banchi di frutta, verdura e pesce; un angolo della città, quasi un affresco, fatto di colori e odori, ove aveva radici nella cultura del mangiare e della gastronomia lucerina. Ogni mattina, decine e decine di massaie lo frequentavano, disperdendosi fra…
-
Il dialetto lucerino tra dichiarazioni di fede ed invocazioni di aiuto
A Lucera esclamare “IJÀ! FÓSSE A SANDA MARÍJE!” (Lo volesse la nostra patrona Santa Maria) è come esprimere il fervido desiderio, dando ancora più vigore, che si realizzi quanto si spera, rivolgendosi al simbolo che, più di ogni altro, ha sempre rappresentato la lucerinità. I lucerini hanno un antico rapporto con Santa Maria Patrona, confidenziale e immediato, tra il sacro e il profano e questa l’espressione ne è l’evidente manifestazione, perché non c’è lucerino che non abbia pronunciato questa frase decine di volte nel corso della sua vita. Costantemente presente nelle preghiere e suppliche dei lucerini, Santa Maria è qualcosa di più di una figura religiosa, è sempre stata sentita sempre…
-
La riforma fondiaria di Lucera
Lo sfruttamento della manovalanza agricola è un fenomeno molto antico: una volta erano i braccianti e contadini senza terra lucerini, che venivano reclutati giornalmente ” Abbassce ‘a Porte Troje” dai curatoli, cioè i sovrintendenti, per conto del padrone, delle aziende agricole. Nel dopoguerra questa forma di reclutamento continuò ancora, ma fu contrastata dalle grandi lotte per il lavoro e la terra dei braccianti e contadini poveri, che costrinse il governo a varare quella che fu definita la Riforma stralcio (‘A Reforme Fundeareje). Una riforma poco incisiva che solo in parte risolse i problemi della disoccupazione e dell’incremento delle produzioni agricole, di cui aveva bisogno l’Italia. Comunque, si procedette all’espropriazione di…